Tornano gazebo, drive through e medici in caserme, piazze, padiglioni delle fiere e – a Palermo
– perfino dal barbiere. L’input sul potenziamento della campagna
vaccinale indicato dal Commissario per l’Emergenza, Francesco
Figliuolo, da’ il via al rafforzamento della macchina delle
somministrazioni, che dovra’ tornare a pieno regime con punte di
450mila inoculazioni al giorno gia’ dalla prossima settimana. E
se il Governo richiede in sostanza gli stessi numeri delle
iniezioni effettuate quotidianamente mesi fa, le Regioni
sollecitano la riapertura di hub vaccinali che saranno messi a
disposizione dalla Difesa in accordo con la struttura
commissariale. In base alle disponibilita’ , saranno dunque
autorizzate ulteriori aperture di questo tipo di strutture, a
partire dalla Calabria. Ma non e’ l’unica necessita’ del momento:
“serve piu’ personale per poter vaccinare di piu’ “, dicono ancora
dai territori.
In effetti, sulla spinta dei timori per il diffondersi della
variante Omicron e dopo le misure previste sul Super Green pass
dal 6 dicembre, le cifre crescono di giorno in giorno. Sono
state 32.473 le prime dosi somministrate nelle ultime 24 ore in
Italia, un livello che non si aveva da oltre un mese (21
ottobre), mentre le terze dosi continuano a correre con quasi
300 mila (293.177) booster, arrivando a 6.237.051. In tutto,
comprese le 27 mila nuove persone vaccinate (con due dosi), sono
state 352.683 mila le dosi giornaliere arrivando ad un totale di
95.984.088 di vaccini somministrati, pari al 94,3% del totale a
disposizione delle regioni. I numeri aumenteranno ancora
progressivamente, dopo l’inizio delle inoculazioni della terza
dose anche per gli over 18 a partire da queste ore, in attesa
che arrivi il turno della fascia di eta’ 12-17. Poi,
probabilmente a fine dicembre, sara’ possibile immunizzare anche
i bambini dai 5 agli 11 anni.
E proseguono gli appelli del Governo affinche’ l’Italia possa
vincere la corsa contro il tempo in questa quarta ondata.
Riguardo a Omicron “l’aspetto positivo e’ che sembra non eluda i
test, quindi siamo ancora in grado di diagnosticarla e
presumibilmente, se questo funziona per i test, dovrebbe
funzionare anche per il vaccino”, assicura Walter Ricciardi,
consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.
Ma la carenza di sanitari in hub e ospedali resta un
problema da risolvere, almeno in alcune regioni. Tra i territori
dov’e’ stato richiesto un maggiore supporto di personale c’e’
anche il Friuli, che ha la piu’ alta percentuale di sanitari No
vax. “Abbiamo avuto un aumento delle richieste di vaccinazione,
ma e’ chiaro che abbiamo dei limiti, ovvero il personale a
disposizione”, dice il governatore e presidente della Conferenza
delle Regioni, Massimiliano Fedriga – abbiamo una parte di
personale che si e’ allontanata dall’attivita’ sanitaria perche’
non si e’ vaccinata e abbiamo quelli che si sono contagiati,
malgrado la doppia dose, e che stanno bene pero’ sono fuori uso
per qualche settimana. Stiamo pero’ potenziando molto la campagna
in tutte le tre aziende sanitarie e da qui ai prossimi giorni
verranno ampliate ulteriormente le agende vaccinali”.
Questioni sulla mancanza di medici e infermieri sono state
poste anche nelle Asl di Veneto e Piemonte. La Valle d’Aosta ha
persino lanciato un appello a medici, biologi, farmacisti e
personale delle professioni sanitarie, tra cui ostetriche e
fisioterapisti, anche in pensione, affinche’ diano la loro
disponibilita’ ad effettuare le somministrazioni per alcune
settimane. L’assessore alla Sanita’ , Roberto Barmasse, avverte:
“stiamo combattendo su molti fronti con un unico esercito,
purtroppo anche un po’ decimato, e le possibilita’ di incremento
delle forze e’ ostacolato dalla difficolta’ a reperire figure
professionali disponibili per l’assunzione”. Gia’ lo scorso 23
novembre la struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco
Figliuolo aveva siglato un’intesa con il Ministero della Salute,
per prorogare fino al 31 luglio 2022 l’accordo con le agenzie
per il lavoro relativo al personale sanitario. A quanto pare –
secondo diverse Asl ora alle prese con i tracciamenti e
sequenziamenti della nuove varianti, aumento dei contagi e nuove
fasce d’eta’ da immunizzare – potrebbe non bastare.

Assanti Luigi