Sono 83 i femminicidi commessi in Italia da inizio anno, quasi uno ogni quattro giorni. Con il presunto omicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa in ormai da quasi una settimana insieme con il suo ex fidanzato, si
allunga dunque la lista delle donne uccise in ambito familiare. Stando ai dati diffusi dal Viminale – e aggiornati al 12
novembre scorso – in Italia sono stati registrati in totale 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise in ambito
familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Con l’omicidio in Veneto, il
numero totale delle vittime femminili raggiunge quota 103, due in piu’ rispetto allo scorso anno, mentre i femminicidi passano dagli 88 del 2022 agli 83 del 2023. In aumento, invece, il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 51 diventano 54. Numeri drammatici che non risparmiano alcuna regione, dal
Piemonte alla Campania, dal Trentino alla Sicilia. L’ultimo
femminicidio in ordine di tempo risale allo scorso 1° novembre
quando la 66enne inglese Michele Faiers Dawn venne trovata morta
nella propria abitazione a Casoli, in Abruzzo. Gli esami medici
appurarono che fu uccisa da sette coltellate. Per l’omicidio e’
stato arrestato a Shepshed, nei pressi di Leicester – in
Inghilterra -, il compagno, il 74enne Michael Dennis Whitbread.
A dicembre verra’ decisa la sua eventuale estradizione in Italia
per rispondere del reato di omicidio volontario. Nel mese di
ottobre, invece, sono stati tre i femminicidi: Concetta
Marruocco uccisa a Cerreto d’Esi dal marito con 39 coltellate
durante una lite per la separazione, Annalisa D’Auria uccisa a
Rivoli dal convivente che si e’ poi suicidato, e Etleva Kanolja
strangolata a mani nude dal marito nella propria abitazione di
Savona.
Intanto nei giorni scorsi ActionAid ha lanciato una nuova
campagna per denunciare il presunto taglio dei fondi effettuato
dal governo nei confronti del contrasto alla violenza sulle
donne. “Senza risorse sufficienti e politiche mirate alla
prevenzione – ha spiegato la vicesegretaria Katia Scannavini –
si continuera’ ad intervenire sempre e solo in risposta alle
violenze gia’ subite dalle donne”.