“Non mi riferisco, naturalmente, a questo caso specifico e drammatico, perche’ non lo conosco, ma
tutti restiamo colpiti da questi eventi: cio’ che ci deve indurre
a riflettere e’ la fragilita’ di questa giovane generazione. La
fragilita’ emotiva e la quasi assoluta incapacita’ a gestire gli
stress”. Cosi’  Raffaele Felaco, direttore di
psicologinews.it e past president dell’Ordine degli psicologi
della Campania, commentando la vicenda del 19enne che si e’
sparato al capo dopo un rimprovero del padre perche’ era
rincasato tardi. “Siamo tutti responsabili” secondo Felaco il
quale invoca “una grande rivoluzione educativa urgentissima per
far crescere meglio i nostri giovani coinvolgendo le famiglie e
le istituzioni”.
“Quello che ci raccontano gli insegnanti e’ che piu’ andiamo
avanti e piu’ il fenomeno della fragilita’ emotiva si diffonde,
diventa ampio ed e’ stato aggravato con lo stress della pandemia
– sottolinea il dottor Felaco -. E’ un processo che viene da
lontano: soprattutto come generazione di genitori e di educatori
italiani abbiamo confuso la protezione dei giovani con la
iperprotezione. E’ stato gia’ ampiamente detto che i genitori si
sono trasformati negli ‘avvocati difensori dei figli’ e questo
meccanismo della iperprotezione rende fragili i giovani perche’
fin da bambini non vengono educati a resistere agli stress
ambientali”.
Dunque, a parere del dottor Felaco, “e’ un problema educativo
di tutta la nostra societa’ e le responsabilita’ sono da
condividere fra tutte le generazioni adulte che hanno svolto
questa funzione. Certamente non servono le sterili polemiche tra
scuola e famiglia o con le istituzioni sociali: e’ una
responsabilita’ che dobbiamo assumere come generazione”.
Conclude lo psicologo: “Questa responsabilita’ che e’ collettiva
ha poi epiloghi soggettivi, come in questo e in altri casi, con
persone che restano schiacciate da un meccanismo sbagliato. Cio’
che mi sento di dire a tutte le famiglie colpite e’ che non si
tratta mai di responsabilita’ personali ma collettive”.