Si è rinnovato il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. A darne notizia il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo della città partenopea. Le reliquie, portate sull’altare dal presule, erano già senza grumi. Il sangue, dunque, era già sciolto quando le ampolle sono state prelevate dalla cassaforte. L’annuncio della liquefazione del sangue e’ stato dato alle 10.02 in un Duomo insolitamente vuoto per la festa del santo, per le misure anti Covid-19. Ad accoglierlo l’applauso dei fedeli presenti. Ingressi scaglionati e consentiti solo a chi e’ munito di invito, misurazione della temperatura: non c’e’ la folla solita di ogni anno per la festa di San Gennaro, patrono di Napoli e della Campania, in tempi di misure anti Covid-19. I controlli vengono effettuati ai varchi allestiti prima e dopo la parte centrale di via Duomo. Sul sagrato della chiesa cattedrale, sono state allestite 300 posti a sedere per consentire ai fedeli che, nei giorni precedenti ne hanno fatto richiesta, di assistere alla celebrazione, attraverso due maxischermi allestiti sulle scale. In Duomo ammesse solo 200 persone, numero che comprende, oltre ai fedeli, anche i celebranti, il coro, la Deputazione di San Gennaro e le autorita’ civili.