Presentata l’offerta turistica nel Salento, Grandi Feste di tradizione e vendemmia del Negroamaro

Il Salento ancora una volta offre molteplici possibilità di relax, che solo questa terra può dare a chi si reca anche solo per un week end. Nei vigneti del Negroamaro si uniscono profumi e sapori unici, frutto di una delle tradizioni agricole più importanti e ricche del territorio nazionale che, unite alle passeggiate per le vie delle città dove si svolgono alla fine del periodo estivo le Grandi Feste di tradizione, sono fonte di tante emozioni. I riti nel Salento, con le statue dei Santi portate in processione e le luminarie, vestono di colori le piazze. La fede si traduce in momenti intensi e spettacolari, nel silenzio della sera le città conservano immutata la loro teatralità. Seguire gli abitanti di tutto il paese e assistere alle lente processioni, non può che commuovere alla vista di tanta fede.
Melendugno è un comune poco distante dal mare Adriatico, con un litorale di oltre 15 chilometri compreso fra Torre Specchia Ruggeri, a nord, e Sant’Andrea, a sud. Famoso per le sue marine: Torre Specchia Ruggeri, San Foca, Roca, Torre dell’Orso, Sant’Andrea che si fregiano della Bandiera Blu. Il litorale è caratterizzato da un susseguirsi di spiaggette, insenature, dune, calette e faraglioni.
La processione è per il Protettore, San Niceta, un Santo arrivato dall’Oriente, martire del IV secolo che si rifiutò di tornare al paganesimo e il cui culto si deve ai mercanti Veneziani. Proprio la Diocesi di Venezia fece dono a Melendugno della reliquia del braccio sinistro, custodita nell’abbazia costruita nel 1167 da Tancredi d’Altavilla e gestita per secoli da monaci basiliani. Non molto distante sorge la cittadina di Copertino, famosa per il suo castello (inspiegabilmente chiuso da anni) e per il suo concittadino più illustre San Giuseppe da Copertino, nato nel 1603 in una stalla del paese, quanto era in estasi si sollevava in aria. E’ il Protettore dell’aviazione e degli studenti i quali così lo invocano: “Mio Dio, ti ringrazio di tutti i doni che mi fai. Concedimi di usarne sempre per la tua gloria, per la mia santificazione, per il bene degli altri. Dammi un cuore lieto, benedici la mia famiglia, proteggi i miei studi, illumina i miei insegnanti, assisti i miei compagni”.
Le tenebre sono scomparse nei giorni della festa per le luminarie di Marianolight. Le luminarie pugliesi sono esportate in tutto il mondo, come la pizzica salentina, portando un pezzetto di Salento nei grandi eventi e facendo diventare l’illuminazione un’arte trasformando le grandi feste di tradizione in eventi collettivi.
Per quanti vorranno concedersi un periodo di riposo, Porto Cesareo è la perla della costa. La città è famosa per le pescherie, diventate una meta turistica. Come tutte le terre del sud anche il Salento con la sua vocazione vitivinicola ha una sua personalità da rispettare e da interpretare, da capire e da valorizzare. E nel Salento l’enoturista in autunno può prendere parte alla vendemmia o andare alla scoperta dei grandi vini, degustandoli direttamente in cantina.
La Cantina Conti Zecca di Leverano, in provincia di Lecce, e fra le aziende più antiche che meglio raccontano l’eccellenza della terra salentina con i colori, i profumi e i sapori di una delle tradizioni agricole più importanti e ricche del territorio nazionale. La storia della famiglia Zecca, proveniente da Napoli, risale ad oltre cinquecento anni, dedicandosi alla produzione viticola, accrescendo le proprietà e sviluppando il commercio in circuiti sempre più ampi, oggi anche verso il Giappone. “I nostri vini hanno una base di sostenibilità – commenta il Conte Francesco Zecca – siamo stati fra i primi in Italia ad avere il bollino di riconoscimento poi è venuto il biologico di conseguenza, la nostra è un’azienda molto grande stiamo facendo questa trasformazione un po’ lentamente in quanto è una trasformazione complicata e molto impegnativa se si vuole fare bene queste cose poiché o si fanno bene o non si fanno proprio”. Una storia di qualità fondata sui vitigni autoctoni Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera e Bianca coltivati con cura nelle quattro tenute di famiglia: Cantalupi, Donna Marzia, Saraceno e Santo Stefano.
Nei giorni scorsi è stata presentata alla stampa l’offerta turistica per l’autunno nel Salento, nel corso di un educational dal tema : “Settembre nel Salento, Grandi Feste di tradizione e vendemmia del Negroamaro” organizzato dalla giornalista Carmen Mancarella, direttrice della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge, la cui parte operativa è stata curata dall’agenzia Losurdo Viaggi di Rutigliano, e finanziato dall’Assessorato alle Industrie Turistiche e Culturali della Regione Puglia, diretto da Loredana Capone, attraverso Pugliapromozione – il cui direttore generale è Matteo Minchillo – nell’ambito del Programma operativo Regionale FESR-FSE 2014-20120 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali-Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche.
Dunque un viaggio nel Salento, la penisola verde fra i due mari, porterà anche alla scoperta del folclore più autentico, beneficiando dei servizi offerti dalle principali località turistiche del territorio che risultano meno affollate, ancora più belle in questi mesi dell’anno ed a prezzi veramente competitivi.

A cura di Anna Khimich