In Europa le donne che oggi muoiono per problemi cardiovascolari (ictus e infarto) sono il 43%
contro il 38% degli uomini. Per accrescere la consapevolezza
dell’importanza e dell’incidenza di queste malattie e
soprattutto la possibilita’ di prevenirle, la Societa’ Italiana
per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) ha promosso e
organizzato per il 13 maggio la prima Giornata Italiana per la
prevenzione cardiovascolare,
“Troppo spesso la donna e’ stata trascurata – sottolinea
Maria Grazia Modena, consigliere Siprec e professore di
Cardiologia – le patologie cardiovascolari colpiscono la donna
tre volte piu’ di tutti i tumori femminili messi insieme (seno,
utero, polmone). Per questo bisognerebbe insegnare alle donne di
tutte le eta’ ad avere attenzione per il cuore, a partire da una
maggiore sensibilita’ allo stile di vita per tutelare il proprio
organismo”.
E aggiunge: “L’insorgenza delle patologie cardiovascolari e’
differente nelle donne e negli uomini. Il genere maschile e’
sempre stato quello maggiormente coinvolto, ma recenti studi
permettono di rilevare una crescente attenzione anche alle
donne”, spiega, “a condizionare questi dati in aumento sono i
diversi fattori di rischio che caratterizzano le donne, che si
possono suddividere in classici, esclusivi e peculiari”. E
chiarisce: “I primi sono gli stessi degli uomini: fumo,
colesterolo alto, ipertensione, diabete, assenza di movimento,
obesita’ , alimentazione non corretta. La donna pero’ aggiunge dei
fattori di rischio esclusivi legati alla sua vita biologica:
anzitutto, la menopausa, che puo’ diventare ancora piu’ aggressiva
se precoce, tra i 30 e 40 anni. Poi, ci sono i fattori di
rischio che nella donna sono prevalenti: le malattie autoimmuni
come l’artrite reumatoide, il lupus, la sclerodermia, la
miastenia, la tiroidite hanno conseguenze piu’ impattanti nella
donna”.