C’e’ il mare cristallino della Sardegna all’uscita dal tunnel-passerella su cui Prada fa
sfilare la collezione per la prossima estate, quasi a indicare
che la liberazione e’ vicina, e a trasmettere – dice Miuccia
Prada – “un senso di utopia, di ideale, di speranza e
positivita’ “.
Perche’ “immergersi nella natura, andare in spiaggia, e’
sinonimo di liberta’ . È utopico. È davvero un bisogno primario,
ma anche un bisogno intellettuale.” “Il mondo e’ cosi’ complicato
– troppo complicato – ed e’ facile – racconta in una nota Miuccia
Prada, che ha disegnato la collezione con Raf Simons – perdere
di vista l’essenza della vita umana. Da diverse stagioni
quest’idea mi interessa e la stiamo esplorando in modi diversi”.
Se prima il focus era sulla tecnologia e sulle macchine, oggi
“stiamo pensando al contrario: all’umano, al reale”. “Cio’ che
questa collezione e questa sfilata vogliono catturare –
sintetizza lei – e’ la gioia del quotidiano, l’idea che vivere la
propria vita puo’ essere un’esperienza esaltante. Da una cosa
semplice puo’ scaturire una gioia immensa: quando i tempi si
fanno complicati, cerchiamo piaceri essenziali e diretti:
l’innocenza.” La stessa con cui nel video che presenta la
collezione i modelli, all’uscita dal tunnel rosso immaginato
dallo studio Amo, provano immergendosi nell’acqua o giocando con
la sabbia e il sole in riva al mare.
“La sfilata – spiega Raf Simons – rappresenta una
transizione, da un tunnel, uno spazio urbano, si arriva al
mare. Non volevamo fosse complicata: la storia e’ pura, diretta.
Un passaggio dagli spazi interni a quelli esterni. Dopo la
costrizione, la potenza di quel senso di infinito, di un
orizzonte senza fine, ci restituisce la sensazione di liberta’ . È
la natura umana.”
“L’idea di semplicita’ e di umanita’ trasmessa
dall’ambientazione in spiaggia, e da questa sfilata, non e’ –
sottolinea il co-direttore creativo di Prada – un rifiuto di
quello che c’e’ stato prima. Le ultime due collezioni erano
incentrate sulla tattilita’ , sulle sensazioni. Le nostre
collezioni Prada esplorano
diverse espressioni di umanita’ , delle persone e delle emozioni”.
Passando alla moda, Simons spiega che “la collezione e’ molto
semplice, pratica, ma sempre elegante. Molti i capi per il mare,
ma anche capi sartoriali. Tutto molto puro, molto semplice. Non
ci sono silhouette sovraccariche. Le stesse silhouette per
entrambe le soluzioni, in citta’ e in spiaggia, appropriate, ma
in modi differenti”. Al centro della proposta, il corpo,
enfatizzato da short aderenti, tutine intere con immagini marine
come sirene e polipi, canottiere con righe come quelle delle
sdraio, perche’ “questa collezione celebra la bellezza del corpo
umano e la sua liberta’ “.Un corpo liberato da pantaloni
arrotolati come per un bagno imprevisto, ma anche grazie ad
accessori come il cappello da pescatore con i passanti per gli
occhiali e il portamonete triangolare sulla nuca. Una proposta
dove la giacca a 2 bottoni si porta con gli shorts, il bomber di
pelle con la pettorina tricottata, il chiodo giallo si alterna
alla felpa di spugna jacquard a motivi floreali, con l’aria
sbiadita dal sole, la giacca gessata cede il passo alla tutina
di cotone a righe.
“Il sentimento primario – conclude Simons – e’ la gioia. È
quasi come un ricordo d’infanzia, la gioia di un bambino che va
al mare, il piu’ semplice e puro dei piaceri. In tutta la sua
semplicita’ , molto significativo e senza tempo”, come il mare
della Sardegna, che Prada ha scelto di proteggere sostenendo la
Fondazione Medsea nel suo progetto di ripristino degli
ecosistemi marini con la riforestazione di praterie di Posidonia
oceanica nell’area marina protetta di ‘Capo Carbonara’.