Covid, l’amara Pasqua del turismo in un week end bruciati 110 milioni “Vaccinare subito gli addetti del settore”. “Un insulto i fondi del governo”. Ancora una Pasqua amara, albergatori e ristoratori fanno la conta dei danni. Calcolano perdite insostenibili per il solo week end di Pasqua. Due milioni per gli albergatori (dato Federalberghi Napoli) tra bar e ristoranti di Napoli e provincia (dato Fipe Confcommercio). E a chi azzarda il confronto con gli anni del boom a Napoli, la speranza è di rivedere i primi turisti con l’estate. Due anni fa, occupazione media al 90 per cento, nel 2018 gli alberghi napoletani avevano raggiunto picchi del 91 e 93 per cento tra sabato e domenica di Pasqua. Ancora vive le immagini del “lungomare liberato” pieno di turisti. Ricordi che ora fanno male. Con gli alberghi del lungomare ancora sbarrati, ormai da più di un anno, costretti a cancellare le seppur poche prenotazioni arrivate per la Pasqua in zona rossa. Il turismo manca e la voragine creata da un anno di restrizioni si allarga sempre di più. Ma una speranza c’è. Vaccinare i lavoratori del settore, secondo Federalberghi Napoli. «Pasqua è una nuova ferita per il comparto turistico ammette, sconfortato, il presidente Antonio Izzo ma rilancia – Per ripartire è fondamentale una campagna vaccinazione per gli operatori del comparto turistico della Campania.