Dopo la parentesi madrilena e le polemiche tra il Presidente e il Tecnico azzurro, che hanno suscitato non poche tensioni anche tra i tifosi, quella di ieri al Bentegodi poteva essere una partita delicata per gli azzurri, si rischiava sport-1infatti che, oltre le tensioni e la stanchezza fisica, i tre gol subiti in terra spagnola avessero minato in qualche modo lo spogliatoio azzurro.
Gli uomini di Sarri hanno reagito da grande squadra e, con una ottima prestazione hanno travolto il Chievo per 3 a 1 in un campo di solito non facile per gli azzurri.
La partita inizia subito con ritmi travolgenti da parte del Napoli, che vuole chiarire da subito le gerarchie in campo, e già al 3’ minuto con un affondo di Allan sulla tre quarti destra impensierisce la difesa servendo Hamsik nell’aria di rigore avversaria ma la difesa si oppone mandando la palla in angolo.
Al 7’ minuto su calcio da fermo Insigne sfiora il palo, il Napoli attacca e il Chievo si limita ad arginare la rabbia partenopea.
A sbloccare la partita è l’uomo più ispirato del Napoli da qualche partita, Lorenzo Insigne che fa il lavoro sporco trovandosi sia largo a sinistra, sia arretrato per smistare la palla; il napoletano riesce a dribblare Cacciatore e di destro a giro buca la porta di Sorrentino al 31’ minuto del primo tempo.
Il primo gol viene bissato dopo pochi minuti (38’) dal solito Hamsik che approfitta di Sorrentino fuori dai pali e calcia nella porta vuota seguito da Allan che anticipa il portiere.
Proprio Allan dopo qualche minuto accusa qualche fastidio all’inguine ed è costretto ad uscire lasciando il posto a Zielinski che, a pochi minuti dall’inizio della ripresa segna il terzo gol per gli azzurri grazie anche ad una deviazione di Spolli.
Ma, abbassare la guardia risulta essere l’errore commesso dagli azzurri e, il Chievo spinge con Meggiorini che capitalizza un intervento sbagliato di Koulibaly e batte Pepe Reina segnando il gol del 1-3.

A pochi minuti dalla fine il Napoli sfiora il quarto gol con Milik che, entrato nella seconda frazione di gioco, sembra non veder l’ora di tornare al gol e dimenticare l’infortunio.
L’uomo partita è sicuramente ancora una volta Piotr Zielinski; 23 partite in campionato, 4 reti e 6 assist un bottino di tutto rispetto per un centrocampista, ma che diventa ancora più straordinario se si tiene conto che il polacco ha giocato in tutto 1.259′ su 2070′ totali, entrando da subentrato ben 10 volte, e risultando sempre incisivo nel gioco azzurro.
Il Napoli può vantarsi di aver il quarto miglior attacco d’Europa per gol segnati in campionato, e il miglior attacco della Serie A con 60 gol in 25 partite (una media di 2,4 gol a partita), questo assume una valenza maggiore se pensiamo che Milik, quello che era stato acquistato per essere il traino della macchina da gol azzurra si è dovuto fermare per metà campionato a causa di un infortunio.
Tuttavia non si può saltare la parentesi “critiche” che ha caratterizzato il post gara, a Madrid, infatti, Sarri per rispondere alle polemiche del presidente ha schierato Pavoletti al centro dell’attacco, ma ha anche consentito a Milik di giocare più di venti minuti.
Questo non ha però calmato del tutto i tifosi che sono schierati per lo più con il tecnico azzurro ed hanno esposto striscioni contro il Presidente.
Ma queste beghe interne devono essere messe a tacere presto, non conta il come ne il perché, bisogna far punti e andare avanti su tutti i fronti in cui la squadra azzurra è impegnata.
AVANTI IL PROSSIMO

A cura di
Monica Gilardi