La Fondazione Monasterio presenta il ‘Panettone del cuore’, il panettone che fa bene almeno due volte: un piacere mangiarlo, soprattutto perche’ acquistandolo si da’ un prezioso contributo alla ricerca
per la cura del cuore. La Monasterio si prende cura del cuore di tutti, ad ogni eta’ ,
ma non c’e’ cura senza ricerca. Studiosi, clinici, informatici,
fisici, ingegneri: professionalita’ diverse che, insieme,
studiano la miglior cura possibile per il cuore. Un cuore
intorno al quale ci sono uomini, donne, bambini e bambine: loro
sono il centro nevralgico dell’Ospedale del Cuore di Massa e
dell’Ospedale San Cataldo-Cnr di Pisa, e il cuore pulsante della
grande macchina che e’ la Monasterio. Quello del panettone e’ il
primo progetto di una lunga serie di altri progetti che
verranno: la Fondazione Monasterio ha in serbo numerose novita’
nell’ambito dell’organizzazione di eventi, della comunicazione
delle attivita’ , e della raccolta fondi tramite campagne di
fundraising. Il ‘Panettone del cuore’ e’ una sfida: una sfida
gia’ in parte vinta, si spiega in una nota, grazie all’enorme
successo che ha avuto in fase di prevendita, grazie al prezioso
contributo e sostegno delle aziende del territorio. Per il
panettone ingredienti semplici, sani e altamente digeribili. Un
impasto interamente fatto a mano dal Panificio Drago, maestri
pasticceri che lavorano con sapienza e passione dal 1933. Una
scatola personalizzata dalla Fondazione Monasterio: con i colori
bianco, rosso e blu, e disegni a tema natalizio, per grandi e
piccini. Il Panettone del Cuore sara’ presentato a ‘Tenzone del
Panettone: Albo d’Oro’, un contest fra pasticceri, ognuno dei
quali partecipera’ con il proprio panettone. “Un’idea nata per
gioco si e’ trasformata in una corsa di solidarieta’ – ha
commentato Marco Torre, direttore generale della Monasterio -.
Intendiamo promuovere iniziative come questa per diffondere la
conoscenza di quello che viene fatto negli ospedali della
Monasterio, promuovendo il sostegno alle nostre attivita’ e
valorizzando al contempo le realta’ locali”.