Mancava solo un dettaglio per trasformare la giornata di ieri nella «tempesta perfetta» del traffico, quel dettaglio era la pioggia che, puntualmente è arrivata. E il lunedì nero della viabilità napoletana s’è manifestato in tutta la sua potenza.
Galleria Laziale chiusa per cedimenti dalla volta, automobilisti non informati, vigili lasciati allo sbando senza un piano traffico alternativo: la zona di Fuorigrotta, nella quale ogni giorno si accalcano ventimila auto decise a raggiungere piazza Sannazaro, è rimasta paralizzata per l’intera giornata. E il caos è destinato a proseguire almeno fino ai giorni di Natale, perché il Comune ieri pomeriggio ha ufficialmente comunicato che il tunnel resterà chiuso prevedibilmente per trenta giorni.
Il cedimento di calcinacci dalla volta della galleria s’è verificato sabato sera. I vigili del fuoco hanno imposto la chiusura immediata per il pericolo imminente, il Comune di Napoli è rimasto sonnacchioso ad attendere che si verificasse il caos senza prendere alcun provvedimento se non quello di vietare l’accesso al tunnel. Non è stato previsto un piano di comunicazione dei disagi, non è stato ipotizzato un piano traffico alternativo per consentire alle automobili di raggiungere Mergellina da Fuorigrotta. Nulla, solo un manipolo di vigili piazzati in mezzo al traffico paralizzato, destinati a prendersi improperi sotto la pioggia da parte di automobilisti inviperiti e senza indicazioni sulle strade alternative da percorrere.
Per aggiungere disagi ai disagi, le auto deviate all’ingresso della galleria vietata sono state tutte convogliate sull’unico percorso possibile che è via Delle Legioni, una stradetta lungo la quale, da mesi, c’è un cantiere che ne riduce di due terzi la percorribilità: un trionfo di disattenzione che ha contribuito a rendere ancora più drammatica la fuga dal caos nel quale si sono trovati migliaia di automobilisti. Ieri mattina all’interno della galleria c’è stato un sopralluogo dell’assessore Calabrese al quale ha partecipato anche la commissione trasporti del Comune. Momenti di tensione fra il presidente della commissione, Nino Simeone, e l’assessore Calabrese accusato di non aver studiato immediate contromisure al caos: «È inconcepibile che, rispetto a un evento verificatosi di sabato sera, l’Amministrazione abbia lasciato trascorrere l’intera giornata successiva senza mettersi in movimento per predisporre un piano di emergenza – ha tuonato Simeone – peraltro lasciando la polizia municipale in balìa degli eventi senza direttive e senza la possibilità di comunicare eventuali percorsi alternativi».