Degrado e abbandono oltre ogni immaginazione con cassonetti capovolti e sedie rotte per segnalare enormi buche sulla strada, una scena che getta nello
buche 1sconforto quanti, turisti ma anche napoletani, vedono cio’ che
accade in Via Carbonara, in uno dei luoghi piu’ caratteristici di
Napoli, con la Chiesa di San Giovanni a Carbonara che conserva
varie opere d’arte ed il monumento funebre a re Ladislao,
portale gotico e scala in piperno a doppia rampa, e poi il
monumentale Palazzo Caracciolo e, alla fine della strada, la
nota Porta Capuana fatta edificare dal re Ferrante d’Aragona,
una delle porte di accesso alla citta’.
Un’area molto vitale di Napoli, luogo di aggregazione anche
artistica e culturale. In poche centinaia di metri, da Via Foria
a Porta Capuana, come tante altre zone di Napoli, dai Decumani a
Posillipo, vi e’ uno straordinario concentrato di storia, arte,
cultura, e, naturalmente, di umanita’ insieme dolente e felice.
Ebbene, in quest’area, ma accade altrove nel capoluogo campano
(anche in zone di piu’ recente costruzione come i Colli Aminei,
in questi giorni completamente in ginocchio), via Carbonara – a
destra e a sinistra pezzi vitali di una ‘storia’ rinnegata
dall’oggi sciatto e distratto – e’ degrado e abbandono.
Un’incuria simboleggiata dalle buche, vere e proprie voragini,
che mettono a repentaglio l’incolumita’ di automobilisti e pedoni
ma che offendono anche l’immagine di una citta’ che pure tenta di
rialzare la testa. Cosa si fa allora? Nessun intervento
pubblico, istituzioni assenti, sos inascoltati. La creativita’
napoletana stavolta non deve trovare particolari forme per
manifestarsi, basta capovolgere un cassonetto per la raccolta
dei rifiuti e, voila’, il gioco e’ fatto. Come se non bastasse,
pochi metri piu’ avanti, ormai da qualche tempo a segnalare un
nuovo pericolo e’ una sedia capovolta infilata nella buca. Gioco
del destino, Via Carbonara era chiamata cosi’ in quanto
destinata, in epoca medievale, a luogo di scarico dei rifiuti
inceneriti…
I pericoli continuano con altre buche fino a Castel Capuano e
dintorni, ma, di ‘avvertimenti’ particolari non se ne vedono
piu’, almeno nelle forme cosi’ ingombranti come quella di un
contenitore per i rifiuti. Magari piu’ avanti se ne troveranno
altri.
Incuria, abbandono mentre un anziano napoletano guarda con gli
occhi dello sconforto la scena due turisti inglesi scattano
foto.

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