La moda e’ un settore in espansione, e un posto di primo piano spetta alla Campania, settima regione per numero di imprese attive nel tessile. “L’importante e’ adeguarsi ai tempi e utilizzare le migliori tecnologie. Lavorare con passione e fare tesoro della tradizione partenopea di questo
moda 1ambito” ha affermato Michele Lettieri, presidente dell’Accademia della Moda di Napoli durante l’inaugurazione dell’anno accademico.Il tema dell’incontro e’ stato “Etica ed Estetica” e ha suscitato approfondimenti da parte degli ospiti presenti, tra i quali Ernesto Tatafiore, Antonio Passa, gia’ direttore dell’Accademia Belle Arti di Roma, Marina Lebro, antropologa, Luigi Guadagni, docente Gestione Aziendale, Alfonso Paolella, semiologo ed Edoardo Vitale, direttore de L’Alfiere. Si e’ parlato della creativita’ napoletana, che forse ha visto tempi piu’ floridi grazie anche a personaggi come Lucio Amelio,
come ha ricordato l’artista Tatafiore; dell’intuizione dei Borbone quando fondarono San Leucio, la realizzazione di un’ “utopia industriale” oggi riproposta in Umbria dall’imprenditore del cachemire Cucinelli che, come ha sottolineato il giornalista Franco Di Mare, moderatore del convegno, “gestisce un tipo di azienda che riesce a restituire al territorio quello che dal
territorio prende”. La conclusione dei lavori e’ stata una sola: proiettarsi nel
futuro e dare all’impresa una struttura di rete e un respiro di sistema. Dall’Accademia della Moda di Napoli, tra le dieci piu’ importanti d’Italia, e’ stato rilevato, usciranno quest’anno i primi studenti con titolo riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e sara’ presente all’Expo in collaborazione con
la Camera Nazionale della Moda Italiana. Un modo per permettere ai giovani di mettersi in vetrina e di avere contatti con tutto il mondo. Cinquecento gli iscritti all’Accademia, che hanno la prospettiva, una volta terminati gli studi, e’ stato detto dai dirigenti della struttura, di trovare occupazione con una
percentuale del 70 per cento

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