“Nostra speranza e’ oggi la pace. L’anno nuovo comincia con questo impegno. Ma non puo’ essere un rito celebrativo. Se non ci scomoda, se non ci fa stare sulle spine, se non ci induce a salire sulle barricate, se non ci sollecita a scelte che costano, saranno solo buone emozioni”. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, durante la celebrazione della solennita’ di Maria Santissima Madre di Dio, in cattedrale. “Gravi situazioni di non pace – ha sottolineato don Battaglia nell’omelia – sono presenti in tutto il mondo. Le logiche della guerra imperversano ancora, e dai campi di battaglia hanno traslocato sui tavoli di un’economia che massacra i poveri”, perche’ “l’economia dei grandi monopoli e delle grandi ricchezze non e’ mai innocente rispetto a tutto quello che sta avvenendo”.
“Il commercio delle armi non accenna a fermarsi”, mentre “e’
necessario disarmare. Percio’ gridiamo ancora piu’ forte oggi:
tacciano le armi”.
“Stiamo vivendo in uno scenario triste e scoraggiante”, ha
proseguito il presule. “Ma non dobbiamo lasciarci sopraffare dal
senso d’impotenza e di scoramento”. “Dire basta non basta”,
ammonisce l’arcivescovo: “Se quel dolore lo guardiamo soltanto
dai nostri tablet o dalle riviste che leggiamo comodamente dalle
poltrone di casa nostra, non siamo degni di poter dire: basta.
Verra’ la pace se sapremo avere pensieri di pace, sogni di pace,
parole di pace, gesti di pace; nella quotidianita’ , in famiglia,
con gli amici, nei luoghi del lavoro, sui social. La pace non
puo’ venire all’improvviso, viene se, come la goccia scava la
roccia, ci saranno piccoli passi quotidiani a costruirla. Verra’
la pace se sapro’ riconoscere in chi ho accanto un fratello, una
sorella da accogliere, accarezzare, amare. Verra’ la pace se non
mi pieghero’ alla logica del potere e dell’opportunismo, ma staro’
dalla parte della verita’ e della giustizia anche quando questo
comporta fatica, anche quando questo mi chiede di dover fare un
passo indietro. Proviamo a costruire – ha concluso – percorsi di
pace, percorsi di amore, percorsi di rinnovata speranza”.