Una notizia riportata inizialmente dal quotidiano napoletano Il Mattino, che è stata poi ripresa da diversi media locali e nazionali, come Tgcom24, che riportava: “i tunnel della Linea 6 della metropolitana di Napoli sono troppo stretti per i nuovi treni e dunque verranno utilizzati vagoni di trent’anni fa”, si è confermata essere una notizia imprecisa, che rimbalzando di sito in sito, di giornale in giornale, è diventata una bufala.
La prima denuncia su Facebook dall’ing. Luca Toscano, che in maniera dettagliata spiega come, anche se i treni del progetto fossero quelli citati dai giornali da 39 metri sul modello della metropolitana genovese, questi dovrebbero passare non attraverso un tunnel bensì attraverso un “pozzo”, e non essendo questi treni formati da un monoblocco, potrebbero essere divisi in più pezzi, magari in vagoni, per poi essere assemblati nuovamente direttamente nelle officine sui binari una volta attraversato il pozzo.
Mario Calabrese, Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, ha poi dichiarato “le gallerie della linea 6 sono commisurate alla larghezza dei treni, sia quelli già oggi nella disponibilità del Comune sia quelli oggetto delle prossime forniture”.
Lo stesso Assessore in una nota ufficiale ha poi specificato che la produzione dei treni da 39 metri che si adeguano agli standard industriali e tecnologici contemporanei non è ancora stata avviata, ma che, anche grazie alla recente assegnazione di risorse dalla delibera del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) sarà possibile avere a disposizione per la tratta Mostra-Municipio i primi treni da 39 metri già ad inizio 2019.
Insomma è bene fare chiarezza, considerando che le fake news raggiungono sempre un pubblico maggiore rispetto alle rispettive smentite, e sopratutto in quanto la linea metropolitana 6 di Napoli, che da anni è ferma a causa dei lavori in corso, non ha certamente bisogno di ulteriori pubblicità negative, ancor meno se poi risultano essere false.

A cura di Piergiorgio Coco Petoia