Arriva per le feste natalizie il vademecum degli agronomi di Roma per l’albero di Natale. I dottori agronomi e i dottori forestali di Roma ricordano che le piante piu’ utilizzate per soddisfare la tradizione natalizia sono l’abete rosso (alberi del genere Picea) e gli abeti del genere Abies. Tra le raccomandazioni ci sono quello di non collocare l’albero vicino a fonti calore dirette come termosifoni, camini, forni, stufe e di mettere l’albero in un luogo luminoso, vicino ad una finestra o una porta a vetri. E’ anche importante garantire la periodica bagnatura della terra e delle radici, ad elevato rischio di disidratazione, mantenendo il terreno sempre fresco e umido. Gli agronomi fanno presente inoltre che dopo le
feste si puo’ verificare la fattibilita’ del trapianto di questi alberi in ambienti aperti in piena terra e per fare questo e’
necessario verificare se il luogo d’impianto e’ quello giusto per ospitare l’albero e vederlo crescere sano e sicuro.
“Non tutte le citta’ e non tutti i terreni – osserva Flavio Pezzoli, presidente dell’Odaf – sono adatti ad ospitare gli
alberi di Natale dei generi Picea e Abies, che prediligono terreni freschi e profondi, inverni freddi ed estati fresche e
con precipitazioni specie nel momento della ripresa vegetativa e della crescita annua, cioe’ da maggio ad agosto”. “La loro
coltivazione – aggiunge – e’ cosi’ da sconsigliare, pena il deperimento delle piante o la loro morte prematura, nelle aree
litoranee e marittime e in gran parte delle citta’ italiane con
la sola esclusione dei centri dell’area alpina, prealpina e
appenninica dove queste piante sono gia’ ampiamente rappresentate
nei popolamenti dei boschi delle zone alto collinari e montane”.
Pezzoli osserva infine che “e’ del tutto evidente – conclude –
che molte citta’ , tra cui Roma, non sono il luogo ideale per
ospitare la coltivazione degli alberi di Natale sia di quelli
provenienti dalle case dei cittadini, sia quelli che arrivano
direttamente dai vivai di produzione”.