Volata Champions, il tecnico: contro il Toro non possiamo non vincere II Napoli (e Sam) si giocano il futuro Francesco De Luca P er il secondo anno consecutivo ilNapolisigiocala stagione negli ultimi minuti. Può assicurarsiil secondo posto sarri 1eia qualificazione diretta in Champions oggi se vince in casa del Torino e la Roma non batte il Chievo all’Olimpico; altrimenti, tutto rinviato ai90′ disabato 14, alle partite con Prosinone e Milan. Le grandirivaliper la piazza d’onore giocano in orari sfalsati (i giallorossi a pranzo e gli azzurri a cena); Sarri lo ha fatto notare, tuttavia non risulta che il club abbia mosso passi ufficiali per ottenere la contemporaneità delle gare. Maiproblemi sono oggettiyamente altri > Segue a ðàä. 59 > Sacco, Taorm ina e Ventre da 22 a 25 II Napoli (e Sarri) si giocano il futuro Francesco De Luca II piazzamento degli azzurri sembrava inattaccabile a fine marzo, invece c’è stata la crisi di risultati fuori casa – 3 sconfitte su 3 – con lo scontro diretto perso all’Olimpico per un calo di attenzione e un colpo di sfortuna all’ultimo minuto. Spalletti ha tenuto la marcia altissima; 15 risultati utili consecutivi – 12 vittorie e 3 pareggi – hanno consentito alla squadra di posizionarsi a ridosso del Napoli, che si è scoperto fragilissimo lontano dal San Paolo e ha messo in pericolo il presagio e i milioni del secondo posto, dopo essere stato alungol’antagonista della Juve. Torino e Chievo, le avversarie di Napolie Roma, nuli’altro devono chiedere al campionato, però le motivazioni dei granata saranno alte. Perché, nei giorni del ricordo della tragedia di Superga e alla vigilia dei 40 anni dallo scudetto del ’76, la tifoseria chiede la prima vittoria nello stadio dedicato al Grande Torino. Perché Belotti, il bomber rivelazione del girone di ritorno, è in corsa perlaconvocazioneagliEuropei. Eforse anche perché Ventura, primo allenatore dell’era D e Laurentiis in serie C (venne esonerato dopo 19 partite), potrebbe indirettamente fare un favore all’amico Spalletti, suo giocatore nell’Entella dell’85, un allievo che lo ha sempre riconosciuto come maestro, suggerendogli anni fa di seguirlo in Russia. Il Napoli deve andare oltre le sue ansie, mostrando a Torino la compattezza tattica e la personalità che lo hanno reso protagonista per mola mesi, fino al titolo d’inverno e al duello scudetto con la Juve. Purtroppo in quattro momenti chiave gli azzurri sono venuti meno; nei match esterni con Juve e Roma, decisivi per primo e secondo posto, e nelle sfide delle coppe contro Inter e Villarreal, doppia eliminazione provocata dall’unico eccesso di turnover di Sarri, altrimenti fedele agli li-titolari-11. Torino è l’appuntamento da non fallire per il bomber Higuain, tornato sulla scena dopo la squalifica con la buona prova a Roma e la doppietta all’Atalanta, e per una squadra che non può rovinare tutto in dirittura di arrivo; il Napoli ha meritato il secondo posto, lo difenda su questo campo dove il 20 marzo la Juve saltò l’ultimo ostacolo verso lo scudetto, anche approfittando delle leggerezze dell’arbitro Rizzoli. Chiacchiere e buoni propositi, si sa, restano a zero. Dunque, servirà una squadra aggressiva e m grado di sfruttare le palle gol – troppi errori contro l’Atalanta per frenare l’impeto del Toro e mantenere invariato (o incrementarlo in caso di positivo risultato del Chievo) il distacco sulla Roma, a 90′ dalla fine di un campionato che è stato per lunghi tratti esaltanti. Il lavoro di Sam e dei suoi uomini ha riscosso unanimi consensi, tuttavia ³³ giudizio è inevitabilmente legato al risultato finale, al piazzamento che può assegnare al Napoli una cospicua cifra da investire sul mercato. De Laurentiis chiuderà anche questa stagione in rosso, probabilmente con un disavanzo sui 16 milioni (era stato di 13quellodel2015); sono mancati gli introiti Champions e una forte plusvalenza di bilancio, perché l’ultimo big ceduto è stato Cavani tré anni fa. Ci sono due nodi da sciogliere sul futuro; Sarri e Higuain. In parte dipendono dal secondo posto. Situazione Sarri. L’allenatore chie
de di modificare il contratto firmato nel 2015, annullando le clausole che prevedono il rinnovo unilaterale di anno in anno; il presidente ritiene di non dover modificare l’accordo: a fine campionato vi sarà la verifica diretta tra uomini senz’altro uniti dall’ambizione di fare del Napoli la prima squadra d’Italia. Situazione Higuain. Clausola da 94 milioni, finora nessuna concreta offerta. Se non arrivasse il magnate di turno ci sarebbe comunque da discutere il contratto con il Pipita, scadenza2018. Situazioni fluide, dunque. Ma altri sono i pensieri dell’allenatore di provincia e del bomber vice campione del mondo che hanno tro – vato una sintonia perfetta. La differenza rispetto alle incertezze di un anno fa deve essere nell’approccio al momento chiave; il libro di Benitez era chiuso da mesi, quello di Sarri è aperto e tocca a lui scrivere, stasera o tra sei giorni, la pagina più bella. E il futuro? «Il futuro è domani», cioè oggi; il tecnico ha chiuso con una battuta la questione, nella testa e nel cuore ha la Champions. -tit_org- Il Napoli (e Sarri) si giocano il futuro – Il Napoli (e Sarri) si giocano il futuro

Fonte il Mattino

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