Gli auguri di Natale e di Fine Anno, per la famiglia Rossopomodoro, sono una tradizione che dura da oltre 20 anni, alla quale nessuno ha mai pensato minimamente di rinunciare anzi, ogni anno diventa un evento sempre più solidale e umanamente sentito, tra il Presidente Franco Manna, i soci e lo staff completo, collaboratori e amici. Il rito augurale è sempre stato quello di ritrovarsi a casa del Presidente dove, tra musiche natalizie, abbracci e sorrisi, Franco Manna rievoca i momenti più importanti dell’anno, ricordando sempre che uniti, si è sempre vincenti. L’incontro di quest’anno però, ha avuto una variante perché, a causa dei divieti di assembramento, si è dovuto svolgere a distanza, in video conferenza su una piattaforma digitale, dove hanno partecipato oltre 100 persone. Il discorso di Manna, si è basato sulla riflessione del momento e la considerazione che non si può pensare alla ristorazione e all’enogastronomia, solo come settori economici del Paese, ma concentrarsi, sulla “propagazione culturale”, che rappresentano la nostra Nazione. Il Presidente nel suo discorso menziona le difficoltà attuali dicendo: ”La consapevolezza del patrimonio culturale che ha l’enogastronomia, come principalmente i ristoratori, i pizzaioli e i cuochi italiani, che lavorano costantemente, non può e non deve perdersi mai”. “La politica” -continua- “deve risolvere non solo i problemi economici di questo settore oramai al tracollo, ma deve garantire la possibilità che la nostra cultura, continui ad esprimersi in qualche modo, senza ostacoli e senza interruzioni. Rossopomodoro, diffonde nel mondo, la tradizione gastronomica italiana, ma soprattutto quella del sud ed è giusto, che riceva un sostegno, non meramente economico ma necessario per poter continuare a salvaguardare la sua storia di rappresentanza culturale”. Nessuno ha voluto mancare a quest’appuntamento innovativo e hanno partecipato imprenditori, foodblogger, i giornalisti Luciano Pignataro e Vincenzo Pagano, il giornalista Rosario Galeota, l’imprenditore Antimo Caputo della Farina Caputo, l’amministratore Delegato di Rossopomodoro Roberto Colombo, con il socio storico e fondatore con Franco Manna di Rossopomodoro, Pippo Montella. Organizzatrice dell’evento Clelia Martino, Manager da circa 30 anni all’interno dell’azienda e la regia è stata curata da Sasà Scontrino, anch’egli storico collaboratore del Brand. Il Presidente Franco Manna, dispiaciuto del fatto che per la prima volta, la sua casa era vuota, ha inviato a tutti i partecipanti, un calice e una bottiglia di prosecco, per festeggiare un anno diverso, che con le difficoltà, ha rafforzato ancor di più la grande famiglia di Rossopomodoro. Il suo auspicio è stato quello di augurare prospettive diverse e di non arrendersi mai alla tristezza e all’angoscia del momento tragico, che il mondo sta attraversando. E’ importante a questo punto, ha sottolineato, caricarsi di tanta energia perché, anche se il futuro non è chiaro a nessuno, l’unica certezza che ha il gruppo Sebeto, è quella di avere la consapevolezza, di essere una squadra sempre unita e pronta a combattere insieme, anche le battaglie più difficili. L’anno 2020 per Roppomodoro, è iniziato a gennaio, con la conquista del boom mediatico, approdando sulle reti TV della Mediaset, con lo spot pubblicitario “Come un giorno a Napoli”, avente lo scopo di far conoscere la tradizione e l’innovazione che li distingue e proprio grazie a questa mossa, il mondo li ha visti in una posizione vincente, per aver esportato la positività e le emozioni tipiche dei napoletani, che sono la vera identità di Rossopomodoro”. Franco Manna quindi, nel terminare il suo discorso, ha dichiarato che bisogna ripartire da questo concetto d’identità, con l’augurio di riuscire quanto prima a far brillare il gioiello più importante della cultura napoletana, l’artigianalità, la pizza e l’imprenditoria del Sud. Auguri da Rossopomodoro.
A cura di Sabrina Abbrunzo