Ma se una battuta può alleggerire il clima, la faccenda è seria perché riguarda il mercato del turismo, uno dei motori dell’economia nazionale con 43 milioni di stranieri che hanno visitato il nostro Paese l’estate scorsa e con il rischio – avverte Unimpresa – che si apra un buco da oltre 8 miliardi. A partire dal 5 giugno il ministro degli Esteri partirà in tour in Germania, Slovenia e Grecia per dire no a restrizioni e ricordare ai partner europei che «l’Italia dal 15 giugno è pronta a ricevere i turisti» e che non è la grande ma lata: «Non accettiamo black-list e non abbiamo nulla da nascondere” dice Di Maio. E ancora: «Se qualcuno pensa di trattarci come un lazzaretto, sappia che non resteremo immobili. Capisco la competizione tra Stari, a patto che sia sana e leale». La risposta, ripete, deve essere europea, «o viene meno lo spirito europeo e tutto crolla». Per evitare, soprattutto, la creazione di “corridoi” privilegiati fra due o più Paesi, a discapito di altri. Asancire la fine del lockdown, mercoledì 3 giugno, arriverà a Roma il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, ma Parigi non è parte del problema: dal 15 giugno la Francia abolirà i controlli alle frontiere, ma è possibile già oggi recarsi nel Paese con un’autocertificazione. Diversa la scelta di Atene, che nella stessa data aprirà agli ospiti di 29 Paesi, ma non a chi arriva da Italia, Francia e Spagna. Il limite non è la nazionalità – precisa il governo – ma la provenienza del volo. Resta off limits al momento anche la Slovenia, dove – secondo quanto ha dichiarato il premier Janez Jansa – si apre uno spiraglio per i residenti in Friuli Venezia Giulia, «regione con un quadro epidemiológico meno preoccupante». Dopo avere inizialmente escluso l’ingresso degli italiani mentre apriva ai cittadini di altri dieci Paesi, ci ha invece ripensato la Croazia: è possibile entrare nel Paese, ma a patto di avere una prenotazione alberghiera. Situazione di stallo anche con l’Austria, che continua a considerare l’Italia un focolaio: dal 15 giugno Vienna consentirà la libera circolazione alle frontiere con Germania, Svizzera e Liechtenstein, ma la situazione potrebbe essere aggiornata. Resterà chiusa fino al 15 giugno anche la Svizzera: dopo quella data via libera a tedeschi, austriaci e francesi, mentre per tutti gli altri, inclusi gli italiani, se ne riparlerà il 6 luglio. Difficile anche andare m Spagna, uno dei Paesi europei maggiormente colpiti dall’epidemia: controlli alle frontiere fino al 6 giugno e solo dal primo luglio cancellata la quarantena obbligatoria. Quarantena di due settimane anche in Gran Bretagna per chi arriverà dall’estero a partire dall’8 giugno. Il governo tedesco invece punta a ripristinare la libera e completa circolazione delle persone dal 15 giugno, ma una decisione non è ancora stata assunta. In un quadro di chiusure generalizzate, riaprono oggi i confini ai turisti di molti Paesi l’Albania e la Bulgaria, ma quest’ultima con obbligo di quarantena per gli italiani.— La Germania consente solo il transito, l’Austria esclude l’Italia dalla riapertura GRECIA La Grecia ha reso noto che l’Italia, per 11 momento, è esclusa dalla lista dei Paesi a cui sarà riaperto il turismo dal prossimo 15 giugno. SVIZZERA Per ora le frontiere restano chiuse, ma dal 15 giugno si prevede la riapertura verso la Germania, l’Austria e la Francia: Italia esclusa. REGNO UNITO Dall’8 giugnochi arriva dall’estero deve affrontare un isolamento domiciliare di 14 giorni. Per chi la viola multe fino a 1000 sterline. CROAZIA Gli italiani possono entrare solo per motivi di lavoro e turismo. Alla dogana sarà obbligatorio esibire la prenotazione di una stanza in hotel. AUSTRIA  governo di Vienna ha deciso di aprire i suoi confini il 15 giiignoconCermania, Liechtenstein e Svizzera, ma escludendo ancora l’Italia. GERMANIA Peroral’lngresso èconsentito ai cittadini deU’UE  transito verso illoro Paese di origine o residenza. Dal ISgiugnole restrizioni saranno ridotte. FRANCIA  Da lunedì ripartono i collegamenti con l’Italia. Dal 15 giugno saranno riapertiiconfini con iPaesi europei, Italia compresa. Necessaria la dichiarazione di assenza di sintomi. SPAGNA Per prenotare le vacanze sarà necessario attendere fino a luglio. Perora resta l’obbligo di quarantena temporanea per chi arriva da fuori. –