“Con la legge per i figli rimasti orfani a seguito di un crimine domestico si da’ all’Italia un’altra norma di civilta’ e giustizia e si chiude il cerchio sul contrasto alla violenza, dopo l’istituzione della banca dati del Dna, il Codice rosa, la legge sul femminicidio e il recepimento della Convenzione di Istanbul. Ringrazio il Parlamento, il Partito democratico e le tante deputate e senatrici che come me hanno creduto in questa battaglia sin dal primo momento”. Cosi’ la deputata del Pd e segretaria regionale della Campania, Assunta Tartaglione, in merito all’approvazione definitiva al Senato della legge a tutela degli orfani di femminicidio. “Quando si parla di violenza di genere – spiega Tartaglione – si concentra l’attenzione sulle donne, ma non sono le uniche vittime. Ce ne sono altre che portano per sempre i segni di questa piaga. Sono oltre 1.600 i bambini e gli adolescenti orfani di mamme uccise tra il 2000 e il 2015 e che, spesso, non hanno piu’ neanche il papa’, suicida o in carcere. A questi si aggiungono le centinaia di migliaia di bambini che assistono a episodi di violenza domestica con ripercussioni dal punto di vista fisico e psicologico”. “La legge ha il merito di accendere i riflettori e rafforzare le tutele su una fascia di minori che spesso finiscono nel silenzio generale – sottolinea Tartaglione -. Gli orfani avranno diritto al sostegno psicologico, all’aiuto scolastico e all’assistenza medica. Ai figli di vittime di violenza domestica sara’ riconosciuta una somma di denaro se si costituiranno parte civile ed e’ prevista una quota di riserva per le assunzioni tra le categorie protette. L’affidamento terra’ conto del principio della continuita’ degli affetti, snellendo le norme che rendono le procedure farraginose. Al raggiungimento della maggiore eta’ sara’ possibile disconoscere il cognome del padre. Per
l’uxoricida e’ disposto il sequestro conservativo dei beni e si annulla il diritto al godimento dell’eredita’ e della pensione di reversibilita’. La norma prevede anche la decadenza dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica per gli autori di violenza, in favore dei minori”.