“E’ una donna che “non e’ piu’ un oggetto del desiderio e che non ha voglia di sedurre, ma solo di
divertirsi” quella disegnata da Fausto Puglisi per la prima
sfilata da direttore creativo di Roberto Cavalli, oggi di
proprieta’ dell’araba Damac. Se “Cavalli ha rappresentato
l’ingordigia, la bulimia di vivere, per fortuna i tempi oggi
sono cambiati” riflette lo stilista siciliano.
Il suo compito da direttore creativo di un brand con una
storia come quella di Cavalli – ovviamente – non e’ quello di
“dare un servizio” come fanno altri marchi: “qui parliamo di
Cavalli, che e’ festa ed eccesso, poi a me questo momento tra
quanto succede tra Afghanistan e femminicidi fa paura e mi fa
sentire impotente, ma dopo questi due anni – considera – bisogna
anche dire ‘viva il party, viva la vita”. E creare nuovi oggetti
di desiderio che Puglisi spera possa indossare qualsiasi donna,
anche quella che scende in tuta e sneakers a portare il cane al
parco, ma che magari sopra indossa un cappotto in broccato
floreale come quelli portati in passerella a Palazzo Clerici,
tutto velato di cellophane e con una sfilata stile ‘lavori in
corso’.
Tra abiti da sera cut out, gonne cortissime, spacchi
vertiginosi e schiene nude la sensualita’ non manca, ma “se ti
metti sexy per piacere a qualcuno – riflette il creativo – non
sei libera, io sono cresciuto con Helmut Newton e Alaia che sono
‘master of sex’ ma senza fare oggettivizzazione del corpo
femminile. La loro non era una donna oggetto ma una che fa
scappare gli uomini e a me piace l’idea di celebrare una donna
che sta prendendo consapevolezza”.
Il simbolo di questa nuova donna viene dal passato: e’ la
tigre del motivo ‘wild tiger’ creato da Roberto Cavalli per una
collezione dell’autunno inverno 2001-2002 e indossato da Cindy
Crawford. Allora la stampa decorava un abito a sottoveste, ora
invade la gonna a ruota, il minidress di jersey, il parka e la
Tshirt, ma anche i capi per lui. E’ stata Kim Kardashian – svela
Puglisi – a fargli venire voglia di rieditare questa stampa
cult: la ex signora West si e’ comprata un abito uguale a quello
del 2001 in un negozio vintage, ci ha fatto un post e ha
scatenato la voglia di maculato. Uno stile ruggente accompagnato
dal nuovo simbolo della firma: un artiglio in metallo che
diventa tacco delle scarpe da sera e dei cuissard in raso, o
dettaglio delle borse con manici lavorati come gioielli.