Sarà da oggi in edicola l’edizione napoletana de Il Riformista. Il giornale, diretto da Marco Demarco, con un dorso locale di 12 pagine, punterà su riformismo, liberalismo e garantismo. Nel giorno in cui il giornalismo italiano piange per la morte di Giampaolo Pansa, il direttore dell’edizione nazionale, Pietro Sansonetti dice: “Proviamo a farlo rinascere noi, un Pansa. Altrimenti il giornalismo diventa robina”. L’idea è di fare un giornale garantista. “Un animale stranissimo – lo definisce Sansonetti – Nello stesso giorno difendiamo una No Tav arrestata a Torino e Salvini sotto processo a Roma”. In Italia giornali ce ne sono, ma manca, a suo avviso, un quotidiano effettivamente garantista. “Esistono molti giornali alcuni di destra, alcuni di sinistra, filo cristiani, anti cristiani, alcuni modernisti, altri sovranisti – afferma – Ma non c’è alcun giornale garantista ed è l’unica idea che manca. C’è Radio Radicale, ma è una radio, poi basta”. E bisogna, dal suo punto di vista, “rompere con l’unitarietà del giornalismo” su determinate vicende, “che in gran parte dipende dalle Procure”. Direttore editoriale del dorso partenopeo è Marco Demarco, del quale Sansonetti dice: “Ha questa idea di fare un giornale basato su idee e fatti”. Il Riformista edizione Napoli ha una redazione composta per lo più da 30enni, tutti, come fa sapere lo stesso Demarco, “provenienti dalla Scuola di Giornalismo del Suor Orsola Benincasa”. “La prima sfida è fare un giornale con una squadra di giovani, con la loro professionalità – afferma – l’altra è equilibrare fatti e idee”. “Un terzo del giornale sarà costituito da fatti – ha concluso – e due terzi di idee, approfondimento e mappe della città mappe del potere, delle inefficienze e dei bisogni”. Accanto all’edizione cartacea, il giornale ha anche un sito che va ad arricchire l’edizione online nazionale, con un portale calato direttamente nella realtà napoletana.