“Da quello che leggo, mi dispiace dirlo, ci troviamo di fronte ad un’azione inadeguata al momento
storico, al tema che bisognerebbe affrontare, quello di una
economia di guerra. Un governo che non comprende le priorita’
economiche, sociali, politiche, che non mette in campo azioni
strutturali ma dopo tre mesi mette in campo un’azione di
elemosina politico-istituzionale”. Il sindaco di Napoli, Luigi
de Magistris, si dice “assolutamente insoddisfatto” del decreto
rilancio: “Di peggio un governo non poteva fare, nei confronti
del popolo, della ripresa e dei Comuni”.”Il presidente del Consiglio tempo
fa utilizzo’ un’affermazione che mi colpi’, quando fece intendere
che voleva coinvolgere i sindaci nella ricostruzione del Paese
disse che eravamo delle sentinelle del territorio. Un generale
che abbandona le sentinelle e’ un generale che sta perdendo la
guerra”. Cosi’ il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla
trasmissione radiofonica Barba&Capelli.
“Se sbagli le mosse perdi la guerra non solo sanitaria ma
quella economica e sociale – aggiunge – i comuni sono stati
cancellati da questa manovra che significa che stai dando il
segnale che non ha capito da dove devi partire”.”Lo dico come premessa generale, mi
sa che la situazione andra’ a peggiorare nelle prossime
settimane. Se il Governo ha scelto di abbandonare la ripresa
dell’Italia, non vi aspettate che ci siano autobus, raccolta
rifiuti e tutela del verde pubblico. Stanno consegnando il Paese
ad un disastro”. Cosi’ il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris,
alla trasmissione radiofonica Barba&Capelli.
“E’ un fatto matematico, non abbiamo piu’ entrate come possiamo
migliorare la situazione? Faremo di tutto e anche di piu’ per
reggere ma la vedo difficile visto che qui non abbiamo neanche
mascherine e guanti”, aggiunge.
“Io non voglio diventare complice di tanta insipienza e
incapacita’ – sottolinea – c’e’ chi si e’ fatto propaganda sui
morti, chi ha detto che napoletano sono rimasti in casa perche’
minacciato, io mi tengo la mia coerenza. Del resto la competenza
non si compra nemmeno al mercato”.