Un nuovo incontro degli esperti per decidere i criteri e la data sulla riapertura delle discoteche,
probabilmente in settimana ma non ancora calendarizzato dal
Comitato Tecnico Scientifico. Forse dal primo luglio In attesa dell’ordinanza – entro
domani – sullo stop alla mascherina all’aperto in tutto il Paese
da lunedi’ prossimo, spuntano nuove date possibili a inzio luglio
per la ripartenza delle discoteche, le uniche attivita’ ancora
chiuse. Non e’ l’unico tema che avanza: all’orizzonte c’e’
l’eventuale proroga dello stato di emergenza e – sul fronte
vaccini – si valutano strategie per far fronte ai timori per il
possibile calo delle somministrazioni nel periodo tra meta’
luglio e meta’ agosto. L’obiettivo – in quest’ultimo caso – e’ non
scendere troppo al di sotto della quota delle 500mila
somministrazioni giornaliere, per non perdere di vista il target
dell’immunita’ di gregge prevista entro fine settembre, quando
sara’ avviata una riflessione per valutare l’addio alla
mascherina anche al chiuso.
Nonostante la variante inglese spaventi l’Europa, la nuova
road map verso la normalita’ al momento non sembra quindi essere
ostacolata dai numeri dei contagi: nelle ultime 24 ore sono 835
i nuovi positivi e 31 le vittime, con il tasso stabile da giorni
e attualmente allo 0,43%. Sono soltanto dieci gli ingressi in
terapia intensiva (362 attualmente in tutta Italia). Anche per
questo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, si dice
convinto che “entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche
potranno aprire applicando il criterio del green pass”, dopo un
colloquio con il ministro Speranza. “Questa settimana – ha
precisato Costa – indicheremo una data in cui i gestori di
questo tipo di locali potranno tornare a fare le loro attivita’ ,
perche’ questo settore e’ ad oggi rimasto l’unico senza una
prospettiva”. L’ipotesi e’ quella di non andare oltre il secondo
week end di luglio, ma secondo i gestori delle sale da ballo
potrebbe essere troppo tardi. “Ci aspettiamo di poter riaprire
il 4 luglio, perche’ andare oltre sarebbe insostenibile: le
nostre attivita’ sono aperte al massimo due volte a settimana.
Anche perche’ – spiega il presidente del Silb, Maurizio Pasca –
la gente gia’ va lo stesso a ballare in decine di locali che, tra
l’altro, sono aperti senza green pass. Anzi, il ministero
dell’Interno dovrebbe vigilare sull’abusivismo”. Mentre sembra
scontato l’accesso con il certificato verde in discoteca e
soltanto all’aperto, resta il nodo sull’utilizzo della
mascherina una volta entrati. E qualche perplessita’ e’ arrivata
sulla possibilita’ di accesso alle persone che entrerebbero
avendo fatto solo il tampone ma senza essere vaccinate o
evenutalmente guarite dal Covid.
Non solo aperture. In queste ore emerge qualche timore sul
calo del trend di somministrazioni. La campagna vaccinale
potrebbe rischiare di subire un rallentamento tra meta’ luglio e
meta’ agosto, con un abbassamento della media fino alle 400mila
iniezioni al giorno. Le motivazioni di questa previsione
sarebbero attribuibili ad un netto calo degli arrivi rispetto a
giugno – si stima che arriveranno nelle prime due settimane del
prossimo mese 5 o 6 milioni di dosi Pfizer (le uniche per gli
under 60) – e il periodo di vacanze estive per quegli italiani
che preferiranno far slittare il momento dell’inoculazione verso
la fine di agosto. Anche per questo il Commissario per
l’Emergenza, Francesco Figliuolo, da tempo chiede flessibilita’
nella possibilita’ di spostamento di date delle vaccinazioni e
richiami. Resta, poi, la questione dei cittadini che nutrono
ancora troppi dubbi. “Stanno emergendo – ha spiegato Costa – i
cittadini piu’ scettici verso i vaccini e dobbiamo quindi
introdurre elementi che consentano di proseguire con la
vaccinazione, dando delle prospettive”, come ad esempio quella
di prevedere nei prossimi mesi di “togliere le mascherine al
chiuso”.