In Campania vivono 10mila disabili visivi di cui 5mila a Napoli e sono solo 350 i disabili che hanno un’occupazione. I dati sono stati resi noti nel corso del convegno nazionale “Il lavoro fa per me” promosso dall’Unione italiana ciechi e ciechi 1ipovedenti con la collaborazione dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la formazione e la riabilitazione). A livello nazionale – secondo quanto riferito – il 75 per cento di persone con disabilita’ visiva e’ disoccupato o in cerca di un lavoro. “Questi numeri – ha affermato Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Unione italiana ciechi – evidenziano
una situazione drammatica che e’ ancora piu’ grave per i nostri giovani. Dobbiamo smettere – ha aggiunto – di pensare alle persone con disabilita’ come a un peso, ma come a lavoratori in grado di svolgere il loro compito con grande coscienza e professionalita'”. Dall’assemblea e’ emersa la proposta di avviare “un processo di unificazione” tra le due principali Federazioni che si occupano della rappresentanza e della tutela delle persone con disabilita’ perche’ “abbiamo bisogno – ha spiegato Barbuto – di una voce corale che possa essere garante per tutti i disabili”. Per quanto riguarda Napoli, la sezione partenopea dell’Unione italiana ciechi ha avviato un ricorso al Consiglio di Stato “per
la mancanza di controlli da parte degli organi competenti sul rispetto della legge 113/85”. Secondo i dati riferiti da Mario Mirabile presidente della sezione napoletana, “attualmente ci sono circa 100 centralinisti e 50 massofisioterapisti iscritti nelle apposite liste di collocamento che chissa’ se e quando potranno essere occupati

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