Uso della mascherina obbligatorio anche all’aperto, vietata la vendita da asporto di bevande
alcoliche dopo le 22 e un invito: “vaccinatevi tutti”. Si
riassumono cosi le tre ‘mosse’ con le quali la Campania ha
intenzione di affrontare una situazione che semplice non e’ . Il
governatore della Campania, Vincenzo De Luca, torna a lanciare
l’allarme. Sulla citta’ di Napoli, prima di tutto, dove le
adesioni alla campagna di vaccinazione restano troppo basse e
dove, se non si cambia rotta, “si rischia un lockdown dopo
l’estate”. Ma non solo.
La variante Delta conquista terreno e De Luca non ci sta a
sposare “il clima di rilassatezza incentivato dal Governo”. “Il
pericolo non e’ alle nostre spalle ma davanti alle nostre vite”,
dice nella consueta diretta Fb. Da qui le misure piu’ severe
rispetto a quelle che scatteranno per il resto del Paese. L’uso
della mascherina, tanto per iniziare. In Campania, secondo una
ordinanza poco fa firmata da De Luca, resta obbligatorio
all’aperto “in ogni situazione in cui non possa essere garantito
il distanziamento interpersonale o quando si configurino
assembramenti o affollamenti”, vale a dire il “95% dei casi”.
L’uso delle mascherine “resta obbligatorio, sul territorio
regionale, in ogni luogo non isolato – ad centri urbani, nelle
piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento –
nonche’ nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, o nei
trasporti pubblici all’aperto quali traghetti, battelli, navi”.
Non solo, l’ordinanza vieta, dalle 22 alle 6, il consumo di
bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche
ed aperte al pubblico, compresi gli spazi antistanti gli
esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali;
sono comunque vietati affollamenti o assembramenti per il
consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o
aperti al pubblico”.
“Avremo nel mese di luglio una riduzione pesantissima nelle
consegne dei vaccini alle regioni, in questo momento continua da
parte del governo e del commissario un atteggiamento di
minimizzazione e in qualche misura occultamento della realta’ che
e’ pesante – spiega – Arriveranno alle regioni centinaia di
migliaia di dosi in meno di vaccini. Le regioni saranno nelle
condizioni di non poter quasi fare nessuna prima vaccinazione
dovranno concentrarsi sui richiamo. Questa e’ la realta’ vera che
non viene comunicata agli italiani” Ed anche per questo insiste
affinche’ “i cittadini che fanno ancora finta di non capire, si
vaccinino”. E’ l’unica strada “per fare in modo che dopo
l’estate non si verifichi di nuovo il disastro”.
Ma per ora le adesioni restano basse. A quasi 24 ore
dall’apertura della piattaforma per i due open day a Napoli per
prima dose con vaccino Pfizer con richiami a 21 giorni, solo
l’11% dei posti disponibili sono stati prenotati. In 24 ore si
sono prenotati 860 cittadini dai 12 ai 59 anni, su 8120 posti
disponibili. Nel capoluogo campano solo il 62% dei cittadini ha
aderito finora alla campagna vaccinale, e il rimanente ‘zoccolo
duro’ non si smuove: da lunedi’ prossimo negli hub non saranno
inoculate nuove prime dosi per mancanza di richieste.