La questione del terzo mandato del governatore campano De Luca tiene banco alla festa dell’Unita’ in
corso a Napoli. Dal palco il diretto interessato, infastidito dai dubbi espressi nei giorni scorsi da altri esponenti del partito intervenuti alla festa (il deputato Marco Sarracino tra gli altri) non le manda a dire. “Questo non e’ un partito, e’ un pollaio – attacca -. Io penso che possa essere eccessivo anche un mandato se uno non e’ capace di governare, cosi’ come penso sia un dovere democratico dare la
parola ai cittadini per decidere da chi vogliono farsi governare. E invece secondo loro dovrebbe decidere qualche imbecille che sta a Roma e che non ha manco il voto della madre. Dopodiche’ la questione e’ governare per che cosa? C’e’ gente che non rappresenta niente e parla. Si parla dei problemi, delle
cose da fare e del rispetto per gli elettori ma non per i cialtroni che stanno a Roma e che vivono di parassitismo. E poi De Luca fa quello che vuole, chiudiamo questa storia”.
“In Veneto Zaia vive di vita serena – l’analisi di De Luca –
lo trattano con deferenza, lo rispettano, indicano il suo lavoro
e qui invece devi stare attento agli imbecilli. Ci sono
esponenti del Pd che hanno sette legislature che stanno al
governo da dieci anni senza fare niente. Qui e’ venuto Misiani a
fare il commissario e che ha cinque legislature. Era candidato
coi pantaloni corti e allora il problema non e’ il terzo, quarto
o quinto mandato ma Vincenzo De Luca uomo libero che non ha
padroni ne’ correnti”.