Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, ha già lanciato l’allarme nei giorni scorsi. Attaccando frontalmente Matteo Salvini col quale, pure, aveva avuto momenti di idillio politico. “La Lega punta alla secessione di fatto – aveva sostenuto qualche giorno fa – perciò il Sud non può astenersi da questa battaglia”. Nel dibattito sul regionalismo differenziato “non sono in discussione bilanci e residui fiscali ma il valore non negoziabile dell’unita’ d’Italia. Chi non e’ d’accordo sia esplicito, non sono possibili trattative”. Sono le parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Òàã della Campania. “Noi – ha detto De Luca – siamo la terra dei padri del Risorgimento, l’Italia e’ uno stato fragile e giovane ma si e’ inventata nazione nel primo conflitto mondiale con un popolo che si e’ riconosciuto in uno Stato. Ora stiamo arretrando rispetto a quella acquisizione per questo bisogna fare una battaglia ideale che coinvolga tutti, al di la’ delle competenze”. De Luca ha sottolineato: “Stavamo andando in maniera impercettibile e nel silenzio verso la rottura dell’unita’ nazionale. Siamo incredibilmente arrivati a un passo dal consumare un disastro istituzionale, arrivando senza dirlo all’obiettivo di una forza politica: la secessione di un pezzo del popolo. Stavamo arrivando al voto di una bozza che aveva l’idea che l’intesa tra Stato e Regione sarebbe stata immodificabile come quelle con le confessioni religiose”. Il governatore ha spronato gli esponenti politici meridionali: “Da Sud ci difendiamo – ha detto – se approviamo bilanci non falsi, se sappiamo amministrare”. Ma che Salvini sia finito nel mirino di De Luca lo evidenzia la polemica pungente sui tweet serali: “Sarebbe bene fare uno studio su quanti tweet producono i due gemelli vicepresidenti. Mi hanno raccontato che Salvini prima di addormentarsi faccia il tweet notturno. Ma uno la sera quando torna a casa può’ fare tante cose interessanti ma lui perdeva tempo a cercare i gettoni telefonici e allora si spiegano tante cose” l’ironia di De Luca, riferendosi, quando parla di ‘gemelli’, a Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Salvini – ha detto De Luca – scrive la sera che mangia la nutella sul pane, oppure che cena con broccoletti e radicchio, l’altra sera aveva la nostalgia dei gettoni telefonici. In qualunque altro Paese del mondo uno chiamerebbe gli infermieri per ricoverarlo. La logica dei nostri amici che governano e’ che un gruppo di persone vedono che ci sono migliaia di anziani che scrivono su internet com’era bella l’Italia con le cabine telefoniche e allora lui fa il tweet sui gettoni”. Ma che l’autonomia sia un tema caldo lo si capisce subito. Anche dal fatto che Matteo Salvini ha fatto sapere ai suoi alleati, quei grillini alle prese con uno scandalo al giorno, che dietro non si torna. E che, soprattutto, se non passa l’autonomia il governo rischia. Sul tema, qualche giorno fa, era intervenuto anche il procuratore della Corte dei Conti. Un duro atto d’accusa che il consigliere regionale Borrelli riprende e rilancia: “Le parole di Oricchio sono sacrosante. Anche uno degli esponenti più’ autore voli della magistratura contabile e’ d’accordo nell’affermare che la riforma tanto cara alla Lega spezzerebbe di fatto l’Italia in due” le parole del leader dei Verdi. “Non si può’ non concordare con il procuratore regionale quando afferma che la riforma costituisce un pericolo per la tenuta delle istituzioni e per l’uniformità’ dei servizi in tutto il territorio nazionale”. E ancora: “Ripetiamo da tempo, senza temere smentite, che il
regionalismo differenziato non permette di razionalizzare le risorse ma provoca esclusivamente una serie di squilibri nel riparto delle risorse. Oricchio, tra l’altro, pone l’accento sulla necessita’ di creare forme di autonomia che aumentino l’efficacia e l’efficienza nell’uso dei fondi, senza compromettere il requisito di solidarietà’ nazionale. Da queste parole bisogna ripartire per costruire l’architettura istituzionale dell’Italia di domani”. Una critica che arriva anche dal presidente del Òàã Campania: “II regionalismo differenziato “determinerà’ un problema o potrebbe determinare un problema anche di differenziazione dei livelli dei servizi, cosa peraltro che, non dobbiamo nasconderei, e’ g•ia’ in atto ed e’ sintomo dell’esistenza di due Italie, di livelli diversi di servizi nell’ambito dello stesso Paese” le parole di Salvatore Veneziano . (Srìproàuzione riservata 7 MARZO AROMA II Governatore De Luca sarà a Roma !Ì prossimo 7 marzo per discutere con il ministro Stefani deLLa possibiLità di avviare un percorso di autonomìa differenziata anche per la Regione Campania. L’obiettivo è non Lasciare questo tema in mano a Salvini e ai leghisti Che cos’è L’autonomia differenziata è prevista dall’articolo 116, modificato nel 2001 con La riforma deL titolo V della Costituzione approvata con una maggioranza di centrosinistra e confermata da un referendum.