Con l’arrivo del mese di agosto, cresce il desiderio di passare meno tempo possibile ai fornelli,
a vantaggio di un'”alimentazione a prova di caldo”. A
consigliare delle soluzioni e’ il Consorzio di tutela della
Bresaola della Valtellina, che propone preparazioni pratiche che
non richiedono la cottura.
Nel dettaglio, il consorzio indica sei ricette e le curiosita’
sulle loro origini. Tra le proposte la Panzanella (pane
raffermo, cipolla, basilico, cetriolo, pomodoro, olio d’oliva,
aceto e sale) e gia’ presente nel XIV secolo nelle citazioni del
Boccaccio.
E’ consigliata la Caprese (pomodori e mozzarella, con olio a
crudo e basilico fresco), piatto che risale agli anni ’20 e
chiamata cosi’ perche’ presente, come pietanza, a una cena
futurista di Tommaso Marinetti.
Vengono inoltre proposti i Cannoli di bresaola e caprino ai
frutti croccanti, preparati con la fetta di bresaola e legandola
con erba cipollina, utilizzando formaggio caprino, pere e
mandorle. Viene ricordato che la bresaola era gia’ nota ai tempi
in cui Leonardo Da Vinci dipingeva la Gioconda.
E’ consigliato poi il carpaccio di melone, accompagnato in
genere dal prosciutto, sottolineando che del prosciutto e melone
se ne trova traccia in “La scienza in cucina l’arte di mangiar
bene” di Pellegrino Artusi.
Infine viene segnalato il Gazpacho, una delle ricette
dell’Andalusia, preparata con peperoni, pomodori, cetrioli,
cipolla e pane raffermo ammorbidito in acqua, arricchito con
erbe aromatiche a scelta. La sua origine viene attribuita
all’ellenico kykeon, una bevanda rinfrescante a base di acqua e
vino.
In ultimo la ricetta greca dello Tzatziki, antipasto, zuppa
o salsa a base di yogurt