Per sintomi lievi come il naso “che cola” o un colpo di tosse nessun allarme. Ma se iniziano a
diventare piu’ persistenti, bisogna chiedere consiglio al
pediatra. Se il bimbo ha avuto l’influenza, inoltre, e’
importante la convalescenza. Questi sono alcuni dei consigli
della Sip, la Societa’ italiana di pediatria, per evitare che una
influenza stagionale possa essere confusa con il Covid.
“Quando il bimbo ha sintomi lievi come un colpo di tosse o il
naso che cola, non bisogna preoccuparsi – spiega il presidente
Sip, Alberto Villani – Quando invece iniziano ad essere piu’
‘impegnativi’ e’ giusto interpellare il pediatra”.
“E’ importante evitare di mandare i bimbi a scuola se non
stanno bene e bisogna tornare a seguire la vecchia regola della
convalescenza. Se e’ stata una banale influenza e’ meglio che
stiano a casa un giorno in piu’ senza febbre”.
Tra i sintomi riconducibili al Covid-19 c’e’ l’anosmia (la
mancanza di olfatto) e l’ageusia (la mancanza del gusto).
“Possono essere tra i sintomi possibili, ma sono rarissimi tra i
bambini”, aggiunge Villani.
E a scuola? “Sara’ uno degli ambienti piu’ sicuri – prosegue –
Il problema e’ cio’ che accade fuori. L’importante e’ spiegare a
bambini e ragazzi che devono sempre rispettare le regole”.