Covid, al ristorante con la carta d`identità o multe da mille euro. L’obbligo vale anche per altri locali pubblici come le discoteche. Oltre alla sanzione pecuniaria prevista la conseguente chiusura dell’esercizio per chi non rispetterà l’ordinanza. Nel provvedimento disposti anche controlli e test per chi arriva sui bus dall’Est Europa
L’ordinanza Covid, al ristorante con la carta d’identità o multe da nulle euro Coltello, forchetta e carta d’identità. Servirà anche il documento di riconoscimento da oggi nei ristoranti. Uno per tavolata, perché a Vincenzo De Luca è rimasto indigesto il caso dei commensali non raggiungibili perché avevano dichiarato numeri di telefono falsi. Oltre alla sanzione pecuniaria prevista la conseguente chiusura per chi non rispetterà l’ordinanza. Nel provvedimento disposti anche controlli e test per chi arriva sui bus dall’Est Vincenzo De Luca è rimasto indigesto il caso dei commensali non raggiungibili perché avevano di chiarato numeri di telefono falsi. È uno degli esempi che qualificano il campionario di irresponsabilità che il governatore ancora denuncia. Ora qualunque gruppo di persone che voglia sedersi a tavola (e la cosa vale anche per le disco teche «e locali consimili»), dovrà avere una sorta di responsabile a cui il gestore del locale «ha l’obbligo» di chiedere il documento di identità. La pena è quella consueta, mille euro di multa per l’inosservanza e la chiusura da 5 a 30 giorni dell’esercizio. Negative le prime reazioni degli interessati: dice Massimo Di Porzio, titolare del Ristorante Umberto e vicepresidente della Associazione Vera Pizza Napoletana: «E se il cliente si rifiuta che facciamo? Chiamiamo la polizia? Possibile che ogni cosa che succede ci sono restrizioni per i pubblici esercizi? Siamo davvero stufi». L’ai tra stretta sul coronavirus riguarda gli arrivi dell’estero, in particolare dall’Est Europa. La tipologia presa di mira è il bus proveniente da Ucraina, Romania, Bulgaria, Albania. «Poiché arrivano qui senza controlli – dice De Luca sottintendendo che le frontiere nazionali evidentemente sono un colabrodo – gli autisti e le relative società dovrebbero garantire i controlli sierologici e della temperatura prima di sbarcare i passeggeri». In realtà su quest’ultimo terreno la nuova ordinanza finisce per assegnare questi compiti alle Asi, «direttamente nei luoghi di arrivo», e questi ultimi vanno identificati con il concorso delle questure nel caso i vettori non abbiamo elenchi di tal tipo. Entrambe le disposizioni sono inserite in una nuova ordinanza, la numero 64, che contiene anche la proroga dei provvedimenti adottati la settimana scorsa, segnatamente la supermulta da 1000 euro per chi non indossa la mascherina nei luoghi pubblici e il rischio chiusura per gli esercizi commerciali inadempienti. Questi provvedimenti scadevano infatti ieri, con la conclusione al 31 luglio dello stato di emergenza nazionale.