Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha firmato in serata una
circolare che invita tutti gli edifici pubblici a esporre la
bandiera italiana a mezz’asta nella giornata di martedi’ 31 marzo
in segno di lutto per le vittime del coronavirus, di vicinanza
ai familiari delle vittime, di partecipazione nazionale al
cordoglio delle comunita’ piu’ colpite.
Gia’ i sindaci italiani oggi avevano stabilito, per rendere
omaggio a tutte le vittime del Coronavirus, di fermarsi un
minuto martedi’ prossimo. Il 31 marzo alle 12 i primi cittadini
della Penisola infatti, con indosso la fascia tricolore, saranno
davanti ai propri municipi in silenzio e con le bandiere esposte
a mezz’asta “in segno di lutto” e in “segno di solidarieta’ con
tutte le per comunita’ che stanno pagando il prezzo piu’ alto”.
Per ricordare i tanti morti di questa guerra silenziosa che non
hanno potuto avere nemmeno avere un degno funerale e se sono
andati senza il conforto degli affetti, i sindaci hanno
organizzato questa cerimonia a distanza che non infrangera’ le
dure regole del distanziamento sociale. A proporla per primo e’
stato il presidente del Provincia di Bergamo e sindaco di
Calcinate, Gianfranco Gafforelli, che si trova in una delle zone
dove si contano piu’ morti. Oggi il presidente dell’Associazione
Nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio De Caro ha fatto sua la
proposta ed ha inviato una lettera a tutti i sindaci per
chiedere la condivisione dell’iniziativa. “Tutti abbiamo negli
occhi – ha scritto Decaro – le immagini della tragedia che sta
colpendo cosi’ duramente molte citta’ del Nord e che sta
sottoponendo a dura prova tutte le comunita’ che amministriamo.
Come sempre succede nelle grandi emergenze, noi Sindaci, che
siamo i rappresentanti istituzionali piu’ prossimi ai cittadini,
diventiamo destinatari e custodi delle loro legittime
preoccupazioni e delle loro comprensibili angosce. Insomma,
siamo la prima linea, sottoposti come siamo alla forte pressione
del carico di responsabilita’ di una comunita’ intera”. “Una
pressione che – sottolinea Decaro rivolto ai colleghi sindaci –
non deve schiacciarci. Lo sconforto, che pure tanti tra noi
avvertono, non puo’ prevalere anzi dobbiamo reagire con maggiore
forza e determinazione per trasmettere fiducia e speranza”. E
proprio “per ricordare le tante vittime di questa drammatica
epidemia, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori
sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di
sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi Sindaci, Ti
chiedo di condividere” questo gesto. Adesione subito arrivata
dall’Unione delle Province Italiane (Upi), da Ali-Autonomie
Locali Italiane e dai tanti sindaci in trincea.