Non dovranno aspettare ancora molto le famiglie alle prese con la chiusura delle scuole imposta dall’emergenza coronavirus. Approvato ieri il decreto per rafforzare il fronte sanitario, il prossimo consiglio dei ministri esaminerà il pacchetto proposto dalla renziana Elena Bonetti per aiutare genitori e figli a sopravvivere al blocco dell’attività didattica. Prima però c’è da approvare in Parlamento lo scostamento da 7,5 miliardi rispetto agli obbiettivi di finanza pubblica varato dal governo proprio per sostenere famiglie e imprese. Il voto è fissato per mercoledì. Le nuove misure dovrebbero entrare in vigore giovedì. Due gli interventi più rilevanti: sostegno economico per le spese educative (come le baby sitter) e congedi parentali speciali per assistere i minori di 12 anni costretti a restare a casa. «La mia proposta», spiega la ministra Bonetti, «è che la norma sui congedi parentali venga costruita in modo da favorire la corresponsabilità tra padri e madri. Alla base c’è un principio politico che ritengo di dover affermare, come responsabile delle Pari opportunità e della Famiglia, e cioè che la cura dei figli non deve ricadere solo sulle madri. Concretamente, propongo che debba essere premiante, in termini di numero di giorni di congedo, il fatto che questo venga preso da entrambi i coniugi». Significa che se saranno tutti e due i genitori ad assentarsi dal lavoro, ovviamente non in contemporanea ma a fasi alterne, il periodo di astensione potrà essere più lungo. E siccome però spetta al ministero dell’Economia trovare le coperture, l’ipotesi allo studio è offrire, per chi usufruisce del congedo speciale, permessi retribuiti suddivisi in tré fasce: al 100% per uno dei due genitori se il reddito Isee è sotto i 25mila euro; al 70% per Isee fino a 40mila euro; al 50% per chi supera questa soglia. Il permesso non sarebbe ovviamente riconosciuto se si può ricorrere allo smart working. Massima tutela verrebbe poi garantita ai coniugi di medici e infermieri impegnati sul fronte dell’emergenza, anche qualora non fossero lavoratori dipendenti. «Per le famiglie degli operatori sanitari», spiega ancora Bonetti, «andrà corrisposto il massimo dei giorni di congedo possibile perché si tratta di persone che sono in prima linea per la salvezza di noi tutti». Per quanto riguarda le misure di sostegno economico, invece, si sta pensando all’erogazione di voucher o di bonus secondo un parametro di universalità calibrata però sul reddito. A partire, ovviamente, da quelli medio-bassi. Si tratta di un contributo per le spese educative, di custodia e cura dei figli, fermo restando il più ampio meccanismo di detrazione fiscale. Un work in progess che costringe il Mefagli straordinari. Perché le famiglie non possono più aspettare. Il pacchetto di aiuti della ministra Bonetti sarà nel prossimo Consiglio dei ministri 7.5 mid del Per gli aiuti a imprese e famiglie il governo ha stanziato 7,5 miliardi –