Spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti
letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove e’ piu’ facile
garantire il rispetto delle misure di sicurezza. E’ quanto
chiede la Coldiretti in occasione della festa del Lavoro
tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta in campagna, in
riferimento all’inizio della Fase 2 il 4 maggio con gli alberghi
gia’ aperti.
Nel rispetto delle misure di precauzione, ci sono – secondo
Coldiretti – le condizioni per riaprire le strutture
agrituristiche che per effetto della chiusura hanno gia’ subito
danni secondo Terranostra per mezzo miliardo di euro senza i
classici ponti di primavera per il lockdown iniziato da due mesi
per fermare la pandemia da coronavirus. Con l’arrivo della bella
stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il
pericoloso rischio di affollamenti al mare e anche per questo le
strutture agrituristiche devono poter ripartire subito, aprendo
i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici, le visite
agli animali con la pet therapy e gli spazi a tavola dove
assaggiare le specialita’ della tradizione contadina
dell’enogastronomia Made in Italy.
Con lo stop alle tradizionali gite fuori porta con picnic nel
verde del primo maggio, quest’anno per iniziativa degli
agricoltori di Campagna Amica in molte realta’ sono stati
preparati speciali kit per il pranzo al sacco con gli
ingredienti regionali della festa, a partire dall’accoppiata
fave e pecorino, oltre naturalmente a veri a propri menu
completi o grigliate consegnati a domicilio da marcati, fattorie
e agriturismi, da consumare nel salotto, nei terrazzi o in
giardino.
Il conto resta tuttavia salato per le mancate scampagnate di
primavera – fa sapere Coldiretti – che colpiscono il sistema
agrituristico in grande difficolta’ dopo settimane di chiusura
con 253mila posti letto vuoti e quasi 442 mila posti a tavola
deserti. A pesare sono state anche le cancellazioni forzate
delle cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni,
matrimoni) che si svolgono tradizionalmente in questo periodo
dell’anno. In primavera si concentrano anche tutte le attivita’
di fattoria didattica che molti agriturismi svolgono per dare la
possibilita’ ai ragazzi di stare all’aria aperta in
collaborazione con le scuole, ora chiuse.
Per la filiera si tratta di duro colpo all’economia e
all’occupazione con la primavera che e’ particolarmente
apprezzata dagli amanti della campagna come stagione migliore
per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e
uccelli migratori, ma anche delle attivita’ agricole con i lavori
di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle
primizie da portare in tavola.
In attesa della riapertura, anche per la festa del Lavoro,
diversi agriturismi hanno organizzato dei veri e propri pic nic
a domicilio portando a casa grigliate, piatti tipici e dolci.
L’agriturismo e’ tra le attivita’ agricole piu’ duramente colpite
dall’emergenza e Coldiretti con Terranostra e’ impegnata nel
realizzare un piano, con risorse economiche di sostegno e misure
straordinarie di intervento, che preveda anche l’annullamento
delle imposte locali e della tassa di soggiorno, la
semplificazione burocratica sulle norme edilizie comunali per
l’adeguamento delle strutture alle nuove norme di sicurezza,
protocolli con indicazioni chiare per la messa a norma e una
regolamentazione comune e omogenea in tutte le regioni d’Italia
per l’attivita’ di consegna a domicilio e asporto.