Come si affronta il problema?
Il corretto inquadramento del disturbo di incontinenza urinaria è essenziale per l’impostazione dell’iter terapeutico.
In questa ottica viene eseguita un’anamnesi approfondita della paziente con particolare riferimento alla sfera ginecologica,vengono inoltre eseguiti esami diagnostici a conferma del disturbo lamentato dalla donna e dell’anamnesi raccolta.
La fase diagnostica prevede l’ ESAME URODINAMICO.
Un esame urodinamico standard comprende: la flussometria, la cistomanometria e la profilometria.
L’esame urodinamico viene effettuato attraverso il posizionamento di un sottile catetere in vescica e di una piccola sonda rettale attraverso le quali si ottengono, durante il riempimento e lo svuotamento della vescica, la registrazione di alcuni parametri (pressione vescicale e uretrale) così da individuare le cause della perdita di urina allo scopo di impostare una corretta strategia terapeutica che, a seconda dei casi, potrà essere sia medica che chirurgica. L’esame dura 20 minuti ed è del tutto indolore.
Le prove urodinamiche vengono eseguite ambulatorialmente.