A cura di Teresa Lucianelli

Un grande street event sul Lungomare, ideato in esclusiva per gli amanti del baccalà: come da previsioni, la prima edizione di BaccalàRe sta riscutendo il successo sperato. I napoletani stanno mostrando grande attenzione per ba3questa manifestazione organizzata da Ubs e ConClasse, e per le sue proposte classiche ed innovative a tema, all’insegna della qualità gastronomica, con gala dinner e degustazioni firmati da chef stellati – a base di 10 tonnellate di filetti di cuore di baccalà – ed importanti ristoratori ai fornelli, concerti, dj set, performance artistiche e momenti junior, ospitati nello stesso scenario di bellezza unica in cui celebra collettivamente la pizza e la mozzarella di bufala.

Oggi, domenica 31 maggio, da mezzogiorno a mezzanotte, altre 12 ore di divertimento ed appuntamenti interessanti, ancora una giornata di sapori, profumi, suoni ed emozioni garantiti, in cui Napoli sfida il Portogallo per consumo di baccalà in rituali ed anche in tecniche della spugnatura, pratica determinante per la bontà del prodotto.

ba-1Tante le attività e le degustazioni di piatti gourmet, specialità, takeaway, panini d´autore e street food. In strada 24 stand. Presenti: il ristorante nippo-campano Roji Japan, famoso per le sue fusion firmate da Francesco Franzese e Al Pochynok, Baccalaria con il suo Vincenzo Russo per Totò Lange, ancora: Terrazza Calabritto, Crudorè, La Masardona, 12 Morsi, Napoli 1820, Nanà, Sancta Sanctorum, Gourmeet, La Cantina dei Lazzari, Piccerelle, Augustus, Rescigno, Cuori di Sfogliatella, San Pietro, affiancati da tre chef stellati: Raffaele Lenzi, Antonino Maresca – autore tra l’altro di un dolce a base di merluzzo – e Francesco Sposito.

L’idea di BaccalàRe è nata all’insegna del recupero del rapporto tra la Napoli marinara e questo alimento del quale i napoletani sono i più grandi consumatori in Italia, di tradizione a Natale e nei giorni di quel periodo festivo e preferito in ogni periodo dell’anno, preparato in svariati modi, incominciando appunto dalla ricetta “alla napoletana” con olive nere tirane, capperi e pomodorino del piennolo.

ba-5Questa radicata usanza risale al 16′ secolo ed all’iniziale commercio tra produttori vesuviani e del nord Europa sulle rotte marittime, ed ebbe largo sviluppo quale conseguenza della Controriforma cattolica che vietava il consumo di carne nelle feste comandate.

La tradizione poi ebbe seguito grazie ai monaci di Madonna dell’Arco che furono i primi ad utilizzare le vasche per dissalare il pesce e farlo rinvenire adeguatamente.

Non tutti sanno che la Campania ha perfino creato un centro studi di settore: l’Accademia dello stoccafisso reale della Norvegia, con sede ad Acerra, proprio in ossequio alla forte passione per questo alimento celebrato da sempre ba-2in città quanto in provincia, zona vesuviana in testa.

Di seguito, il programma di oggi, domenica 21 maggio.

Ore 12 apertura al pubblico, conduttore Radio Marte presenta l’evento

12,30 passaggio autorità della Regione Campania e interviste, visita agli espositori, miniconvegno sul baccalà alla presenza autorità del Comune di Napoli

12,30 The Clic Band

15 attività stand/sponsor

16 degustazione formaggi con ONAF

17 corso di approccio al vino (fase 3) con Tommaso Luongo

18 tavola rotonda: baccalà e …

19 attività stand/sponsor

21 D.F. band live con Radio Marte, quindi Dj-set.

Tre i tipi di biglietti a disposizione dei visitatori: l’unico per il total menu, il singolo e quello baby; nelle giornate dell’evento, laboratori organizzati da Grespo e Accademia Mediterranea, corsi di approccio al vino con il sommelier Tommaso Luongo e degustazione formaggi con Salvatore Varrella di Onaf, info e degustazioni per apprendere tutti i segreti del baccalà, dalla dissalatura all’esecuzione delle ricette della tradizione e di ultima generazione.