Sul fenomeno delle baby gang la preoccupazione dei cittadini “non puo’ essere non condivisa”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini a margine della visita che alcuni componenti dello stesso Csm hanno fatto all’istituto penale minorile di Nisida, a Napoli.
“Si tratta di una situazione eccezionale ma noi abbiamo
assunto questa iniziativa dal punto di vista dell’organo di
autogoverno della magistratura, quella cioe’ di ascoltare i
diretti protagonisti dell’azione di contrasto, sia repressiva
affidata alla magistratura, sia delle altre istituzioni per
sostenere lo sforzo di ciascuno”, ha aggiunto Legnini.
Nelle prossime settimane, ha precisato il vice presidente del
Csm, sara’ avviata “una specifica iniziativa consiliare
finalizzata a produrre una risoluzione frutto del confronto e
dell’approfondimento”.
Questa risoluzione dovra’ avere due direttrici fondamentali, ha
spiegato infine Legnini. La prima e’ quella di elaborare proposte
normative “se saranno riscontrate necessarie”; due riguardera’ le
soluzioni organizzative “per far si’ che ciascuno degli attori,
della prevenzione e della repressione sia messo nelle condizioni
migliori possibili di agire”.