“Un disco rock per me era semplicemente il passo successivo, la marcia piu’ alta da ingranare per aumentare la velocita'”. Aaron Bruno descrive cosi’il disco ‘Here Come The Runts’, terzo album della sua band Awolnation, che arrivera’ a Milano per una sola data italiana mercoledi’ 11 aprile presso Santeria Social Club.”Quando nel 2011 usci’ ‘Sail’, non erano in tanti a mescolare elettronica, rock, hip-hop: ora lo fanno tutti, avevo bisogno diuna nuova direzione – racconta all’ANSA il musicista americano -Ormai nell’alternative rock c’e’ ben poco rock’n’roll, molti
gruppi suonano come i Savage Garden! Avevo voglia di esprimermi in questo senso e volevo dimostrare la tecnica e il talento della band: ormai ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro.
Dopotutto, la gente si reca ai concerti non per sentire una
traccia preregistrata, ma per vedere artisti esibirsi”.
Una filosofia che la band ha sempre mantenuto: “Anche quando
il nostro suono era elettronico, tutto veniva suonato e la mia
voce era rigorosamente senza autotune! Questa volta ho pensato
di creare qualcosa che implicasse una transizione piu’ semplice
tra album e live, dove siamo sempre piu’ energici”. Il risultato
e’ un suono vecchia scuola testimoniato dai singoli ‘Handyman’ e
‘Seven Sticks of Dynamite’, mentre brani come ‘Passion’ e ‘Sound
Witness System’ portano quel blend di groove elettronici in un
contesto rock: “Suonare quei beat in questo modo mi ha permesso
di cogliere tutte le imperfezioni e dinamiche, perche’
diventassero unici”.
Bruno ha realizzato il disco nel proprio studio personale,
presso la sua proprieta’ a Malibu: “Li’ non vedo luci, strade,
palazzi e nulla di cio’ che ha costruito l’uomo per rovinare
questo pianeta: mi sono lasciato ispirare solo dalla natura”. Un
punto di vista separato e necessario: “Il primo disco era
un’esplorazione, il secondo era molto oscuro, questo l’ho
scritto durante le elezioni presidenziali: tutti erano
arrabbiati, tutto era bianco o nero. Avevo bisogno di mettermi
da parte e fare musica che potesse dare speranza. Il disco e’
dedicato a chiunque abbia lavorato sodo e abbia dovuto superare
ostacoli: come i ‘runts’, i piu’ piccoli della cucciolata, che
partono svantaggiati ma si rivelano sempre ottimi animali
domestici. Allo stesso modo, anch’io per far conoscere la mia
musica ho dovuto lottare con le unghie e i denti”.