E’ corsa al Green Pass di 48 ore, il documento che si ottiene in farmacia sottoponendosi a un test
antigenico che attesta la negativita’ al Covid. L’assalto di
famiglie e giovani e’ cominciato a ridosso di Ferragosto, prima
della partenza per le vacanze. Le file davanti alle farmacie e
ai gazebo si sono allungate e le richieste sono aumentate in
modo esponenziale, dicono da Federfarma, tanto che gli orari per
i tamponi sono stati prolungati anche al pomeriggio e alla sera.
A presentarsi per ottenere il Pass che consente di accedere ad
alberghi, ristoranti e locali sono per la maggior parte nuclei
familiari con bambini e ragazzi non vaccinati. Ma, raccontano i
farmacisti, non mancano le persone che ne hanno bisogno per
andare a fare una nuotata in piscina, fitness in palestra o una
cena in trattoria. Raramente si e’ messo in fila pure qualche
anziano.
“Purtroppo questo significa che tanta gente non e’ ancora
vaccinata”, commenta Nicola Stabile, past president di
Ferderfarma Campania.
Il Green Pass di 48 ore insomma e’ una specie di cartina al
tornasole: chi non ha voluto o potuto accedere alla
somministrazione del farmaco immunizzante non vuole pero’
rinunciare alle ferie o alla socializzazione.
“Il Green Pass facilita il turismo, quello che vale solo 48
ore ha un valore limitato nel tempo e dopo due giorni dal test
si sa che non c’e’ alcuna copertura dal virus. Ma non mi
meraviglio: la Medicina del turismo ci dice da sempre che in
vacanza si abbassa l’attenzione, si fanno cose che abitualmente,
a casa propria, non si farebbero. Ma di fatto le malattie non
vanno in vacanza”, commenta il virologo Fabrizio Pregliasco. E
continua, “Nel caso delle persone che vanno in farmacia per
avere il Green Pass di 48 ore, non credo proprio che si tratti
di individui gia’ vaccinati e molto scrupolosi, semplicemente non
hanno fatto il vaccino”.
Nelle farmacie della Capitale descrivono il grande afflusso
come “peggio che a Natale, quando tutti venivano a fare il
tampone per andare a cena con parenti e amici”. “In questi
giorni – dicono alla farmacia Damiani di via Po – abbiamo
richieste per 150-200 test al giorno. Si tratta di famiglie con
figli o ragazzi che partono anche solo per il week end e
vogliono il Green Pass per andare al ristorante. C’e’ davvero
molto lavoro”.
Anche a Milano, praticamente semideserta per ferie,
l’afflusso registrato per fare il test e’ di gran lunga
superiore ai mesi scorsi, riferiscono da Federfarma Lombardia.
Mentre in alcune localita’ turistiche le farmacie vengono
praticamente prese d’assalto tutti i giorni: come nel caso di
Capri, dove i vacanzieri chiedono il tampone e il Green Pass di
48 ore per avere accesso ai locali della movida, ai ristoranti
famosi, all’aperitivo di moda.
Ma in fila davanti alle farmacie non ci sono solo italiani in
partenza. E’ alto pure il numero di turisti stranieri che fanno
il tampone prima di riprendere l’aereo e tornare a casa. Per
alcuni Paesi pero’ , come Tunisia ed Egitto, l’ingresso e’
possibile solo con il risultato di un test molecolare che solo i
laboratori possono eseguire.
A fare la sua parte sull’enorme numero di richieste di
tamponi e’ stata anche la decisione del governo di calmierare i
prezzi: 15 euro, anziche’ 22, per gli adulti e 8 euro dai 12 ai
18 anni. “Certamente questa corsa al test e’ stata favorita dai
prezzi piu’ bassi. Se prima una famiglia con due figli spendeva
circa 90 euro per quattro persone, adesso ne paga meno di
cinquanta e ottiene il Pass per entrare nei luoghi chiusi dove e’
richiesto”, spiega Stabile.
Insomma, il Green Pass di 48 ore consente la vacanza tanto
attesa ma alla fine dei conti ci sara’ un prezzo da pagare: “Le
regioni a maggiore vocazione turistica stanno gia’ messe male, la
Sicilia sta per passare in zona gialla, la mancata copertura con
il vaccino di tanta gente che si e’ spostata fara’ la sua parte”,
conclude Pregliasco.