“Sono felice di invecchiare, perche’ trovo tutti i giorni cose da fare”. A 82 anni Amanda Lear appare in gran forma nello studio di Domenica in, accolta dall’amica Mara Venier. L’esperienza dell’operazione al cuore, a gennaio in
Svizzera, e’ ormai alle spalle: “Mi sono riposata tanto in
ospedale, ora sto benissimo, sono tornata in teatro, ho
ricominciato a lavorare”, assicura.
“Avevo la valvola del cuore che si chiudeva, non lasciava
passare il sangue e quindi respiravo a fatica. Quando il
cardiologo mi ha detto che andava cambiata, ho avuto paura.
Pensavo che dovessero aprirmi il torace, invece fanno un piccolo
buchetto e entrano fino a cuore. Dura 45 minuti, e’ un lavoro
idraulico”, racconta. “La cosa brutta – confessa – era
l’anestesia generale, quando sono arrivata in ospedale ho
chiesto un calmante”. Il timore era anche di finire nel mirino
“dei paparazzi, dei giornali. Volevo operarmi a Parigi, la
signora Macron ha una figlia cardiologa, ma ho preferito Zurigo,
in Svizzera. Non sono molto coraggiosa, ma ce l’ho fatta da
sola”. Prima del ricovero, aggiunge ridendo, “ho fatto
testamento: le Louboutin alle amiche, qualcosa anche ai gatti,
agli uomini della mia vita niente perche’ non se lo meritano”.
A proposito di relazioni, “Dali’ e’ morto pieno di debiti,
anche se qualche quadruccio me lo ha lasciato. Woody Allen, Andy
Warhol? Niente, sono io che regalo”, aggiunge Amanda Lear, che
ha scelto di vivere “nel Sud della Francia, in campagna, fra gli
ulivi”.
Del passato e della sua vita da romanzo la cantante, attrice,
conduttrice, modella non rinnega nulla: “Ho fumato, bevuto, mi
sono drogata, ho avuto ragazzi pazzeschi, non ho rimpianti. Gli
sbagli? Nella vita l’unico modo per andare avanti, fare
progressi, e’ sbagliare”. Piuttosto, le piacerebbe “fare una
bella cosa in teatro o al cinema in Italia”.
Dalle passerelle alla musica la spinse David Bowie, che la
noto’ “sulla copertina di un disco. La nostra storia e’ durata un
po’, l’ho seguito a Londra, a New York, poi ha iniziato a
drogarsi e ho detto basta”. Quanto alle voci sulla possibilita’
che sia nata uomo, ribadisce: “Sai che oggi vanno di moda le
fake news, io sono stata una delle prime fake news, ma l’ho
sfruttata alla grande. Pensavano di danneggiarmi e invece li
ringrazio, perche’ 40 anni dopo ancora se ne parla e io continuo
a lavorare”, forte di un fascino “che si puo’ avere anche a 50, a
60 anni…”, sottolinea ricordando anche il marito, Alain
Philippe, al quale e’ stata legata per piu’ di vent’anni, morto
nel 2000.
Su Rai2 e’ in arrivo un documentario sulla sua vita,
intitolato Queen Lear: le vite di Amanda Lear. “Gli americani
vogliono fare un film sulla mia vita. Ma questi omaggi, come il
premio alla carriera, fanno pensare al cimitero”, ride. E
L’amore? “Viene quando meno te lo aspetti”.