A marzo, Sal da Vinci e Fatima Trotta, nell’emozionante musical dello stesso Sal e Nando Mormone direttore artistico del Cilea.
Io non credo nei sogni ma ci vivo è lo slogan che il cantautore sta portando in tournèe con il figlio Francesco e con la brava Fatima Trotta. Stile Anglosassone nell’accogliere il grande pubblico con personaggi in maschere fiabesche che preludono uno spettacolo che conferma le aspettative dei tantissimi fan del bravo cantante ed attore.
La storia è stata rappresentata con abilità nelle scelte delle ambientazioni e dei colori che conquistano gli spettatori fin dal primo minuto.
“La fabbrica dei sogni “ è una struttura abbandonata e fatiscente, un manicomio ancora abitato da decine di “pazzi”, tra cui l’artista sognatore “Salvatore”, che soffre per un amore perduto, ma immaginario, che non ha alcuna intenzione di misurarsi con il mondo esterno, almeno fin quando non avrà ripreso possesso della sua stessa anima, donata all’amore della sua vita che ancora riesce a vedere ed a sentire nonostante la presenza di questa anima non sia reale.

Lo spettacolo narra di un progetto folle, quello di trasformare il vecchio ospedale in un teatro che ospiti un vero spettacolo, portato in scena proprio dagli “ospiti” di quel vecchio manicomio e cioè i “pazzi” che si esibiscono in bellissimi momenti di danza, acrobazie e canzoni.

Infatti “ i pazzi che non credono nei sogni, ma vivono nei sogni”, sono coinvolti in un forte e comune desiderio di restare in questa struttura fatiscente sognando di trasformarla in un vero teatro dove vivere ed esibirsi e non essere costretti a stare in un centro di accoglienza come la legge cercherà di imporre ai questi sognatori.

Il finale fiabesco è possibile dall’arrivo in scena di un bravo carabiniere interpretato da Ciro Villano, co-autore dello spettacolo insieme a Sal da Vinci, che si lascia coinvolgere dall’anima sognatrice del suo riscoperto ex compagno di scuola boicottando di proposito il suo capitano che ha l’incarico di demolire il palazzo abitato dai “matti”.

Altro bel ruolo è quello di Fatima Trotta, che convive tra i pazzi ed è segretamente innamorata di Salvatore che dimenticato dal mondo vive una realtà virtuale. La brava coprotagonista riuscirà a fargli dimenticare il fantasma del suo vecchio amore, riconnettendolo alla realtà e facendogli vivere una nuova vita.

Questo progetto inorgoglisce molto Sal da Vinci, perché è riuscito a mettere insieme quasi sessanta attori, di cui fanno parte una trentina di ragazzi dell’Accademia del teatro Cilea, che co-produce lo spettacolo, con Nando Mormone – direttore artistico del Cilea di Napoli.

Uno spettacolo molto bello e coinvolgente che vede sulle scene anche Francesco Da Vinci, Ettore Massa, C. Villano, Daniela Cenciotti, Enzo Fischetti, Federica Celio. La direzione artistica e la coreografia sono a cura di Marcello e Mommo Sacchetta, supervisione artistica è di Lello Arena.
Grande voce di Sal da Vinci, pubblico entusiasta ed emozioni in quantità industriale.
A cura di Pino Attanasio