Prima messaggi deliranti sui social, poi l’aggressione a coltellate che oggi ha ucciso
Michele Martedi’ , 26 anni, nei pressi di via Maggini, nel
quartiere Pinocchio,  mentre stava rientrando a casa. I
carabinieri, chiamati da alcune persone sul posto hanno
rintracciato dopo pochi minuti il presunto assassino: un
coetaneo ed ex compagno di scuola, Mattia Rossetti, che si era
rifugiato in casa di conoscenti nelle vicinanze, ancora in
possesso dell’arma del delitto, un coltello a serramanico, e con
un lieve ferita alla mano destra che si era procurato durante la
colluttazione
La vittima e’ stata colpita con ferocia, raggiunta da vari
fendenti, forse 9, alcuni di striscio, altri che hanno toccato
parti vitali del corpo, anche se a stabilire le cause esatte del
decesso sara’ l’autopsia. Il giovane e’ morto quasi subito, i
sanitari del 118 hanno tentato invano di rianimarlo. Rossetti,
interrogato dal pm Irene Bilotta della Procura di Ancona e dai
carabinieri, e’ in stato di fermo, ma al termine potrebbe essere
arrestato per omicidio volontario. Un delitto che non ha ancora
un movente. All’aggressione, che sarebbe avvenuta ‘a freddo’,
hanno assistito una persona che stava parlando con la vittima e
alcuni vicini.
Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti, un video sui
profili social dell’aggressore, pieno di rancore e insulti nei
confronti di Martedi’ e anche per la gente del quartiere.
Rossetti non parla di uccidere l’ex compagno di scuola delle
medie, ma gli attribuisce, ossessivamente, una serie di colpe.
Tra cui quella di avere causato la morte di Chester Bennington,
frontman dei Linkin Park, in realta’ morto suicida nel 2017. E
ancora, in un crescendo di turpiloquio, di avergli rovinato una
storia d’amore con “una che mi piaceva”, oltre a parlare di
droga. Un’animosita’ di cui altri erano a conoscenza, sembra di
capire dal video: “non potevo neppure menarlo, lui chiamava mia
madre e le diceva: ‘lui mi vuole menare, bisogna che si cura'”.
Alcuni vicini parlano di un gruppo di giovani che si
frequentava sia pure occasionalmente. Secondo altre testimoni,
che hanno parlato con i carabinieri, invece i due, dopo gli anni
di scuola, erano solo conoscenti, non amici, e da tempo
Rossetti, che e’ disoccupato, avrebbe preso di mira Martedi’ , che
lavorava come parrucchiere e praticava il calcio a 5. Da
appurare, quindi, se il presunto killer avesse disturbi psichici
e se fosse in cura presso qualche professionista o seguito dai
servizi sanitari.