A San Valentino potremo tornare a ballare. Resta l’obbligo delle mascherine all’aperto. Partono le multe per i non vaccinati over 50. Sarà prorogata, ma solo per chi ha la terza dose, la durata del Green pass. Nuove regole a scuola. Ecco, in sintesi, i temi su cui si giocano i prossimi giorni caldi della gestione della pandemia e del passaggio a una nuova fase. Finita la settimana dedicata all’elezione del presidente della Repubblica, il consiglio dei ministri riprende in mano la pratica Covid. Lo fa in un giorno particolare: siamo a due anni esatti dall’inizio dello stato di emergenza. E sempre oggi scadono alcuni provvedimenti importanti come l’obbligo di mascherina all’aperto e la chiusura delle discoteche. Cosa succederà? Nonostante il calo dei contagi e anche una riduzione del tasso di occupazione delle terapie intensive (ieri Agenas ha certificato che la media in Italia è al 16 per cento, un punto in meno della settimana scorsa), sarà mantenuta la linea della prudenza. Le discese dell’incidenza dei casi Covid e delt’Rt sono importanti, ma non possono fare dimenticare – è la tesi del Ministero della Salute – che comunque abbiamo ancora ben oltre centomila casi al giorno. PROTEZIONE Per questo il decreto atteso per oggi andrà a confermare l’obbligo di mascherina all’aperto. Riguarda solo tè poche regioni in fascia bianca, perché nelle classi di rischio superiori comunque è già prevista l’indicazione di indossare il dispositivo di protezione anche all’aperto. Sulle discoteche c’è una riflessione: appare prematuro consentire l’apertura già da martedì, ma avere aspettato l’ultimo giorno utile per decidere il prolungamento dell’obbligo di chiusura non è stato un segnale di rispetto per gli imprenditori del settore (che comunque sono stati aiutati anche con l’ultimo decreto sostegni). La data più plausibile per la riapertura è il 14 febbraio (San Valentino appunto) sul quale anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, sembra disponibile al via libera.