Una combinazione di Stimolazioni magnetiche cerebellari e di Neuroriabilitazione vestibolare
accelera il recupero del cammino e dell’equilibrio nelle persone
affette da Sclerosi multipla. E’ quanto emerge da uno studio
pubblicato sulla rivista The Cerebellum che riporta i risultati
del trial clinico condotto all’ospedale della Fondazione Santa
Lucia Irccs di Roma. Attraverso la Tms (la stimolazione
magnetica trans-cranica), focalizzata sul cervelletto e la
neuroriabilitazione vestibolare i ricercatori sono riusciti a
migliorare l’andatura in un campione di pazienti con Sclerosi
multipla con un livello relativamente alto di disabilita’ . Il
miglioramento e’ stato ottenuto in un periodo relativamente breve
(2 settimane). “Questo nuovo approccio, che combina la
neurostimolazione a nuove strategie dinamiche
neuroriabilitative, potra’ rappresentare una nuova frontiera per
il recupero delle funzioni perdute a causa di lesioni del
sistema nervoso”, spiega Marco Tramontano, fisioterapista e
prima firma dello studio. Dalla ricerca e’ emerso anche che il
miglioramento clinico e’ accompagnato da un notevole cambiamento
negli esercizi di stabilita’ dello sguardo, suggerendo che il
sistema vestibolare e’ fortemente coinvolto dall’attuale
approccio terapeutico. L’ulteriore miglioramento indotto dalla
stimolazione cerebellare potrebbe essere attribuito a un aumento
locale dell’attivita’ , attraverso meccanismi che implicano una
plasticita’ della corteccia. I dati emersi dallo studio,
secondo i ricercatori, sono coerenti con l’idea che il
cervelletto svolga un ruolo fondamentale nel promuovere
l’apprendimento di nuovi compiti motori, una questione centrale
in ogni processo neuroriabilitativo.