A Cura di Valentina Busiello:  Al rinnovato Binario F nei pressi della stazione Termini a Roma, propone molte novità. La PA Social Academy è un percorso di formazione, gratuito e di taglio laboratoriale, che quest’anno va dal 3 settembre fino a dicembre 2019 e che nasce dalla collaborazione tra PA Social e Facebook. L’obiettivo è promuovere la digitalizzazione di enti pubblici e aziende, rivolgendosi soprattutto ai professionisti della comunicazione e del digitale che operano nella PA, nelle utilities e nelle imprese. Il percorso mira a fornire le competenze necessarie per rispondere ai bisogni concreti dei cittadini, che sempre più dimostrano di volersi interfacciare con un servizio pubblico i cui processi siano semplificati, rapidi e digitalizzati. Tanti gli argomenti in calendario: dai video ai podcast, dalla digital transformation ai piani di performance, dalla gestione di un servizio pubblico tramite bot e chat alla citizen satisfaction, dall’organizzazione di una redazione social alla gestione di un evento in diretta, dal project management all’utilizzo di stories, grafica e immagini, dalla social media policy alla trasparenza, dalla media intelligence all’analisi della valutazione di performance. I moduli formativi, tenuti da docenti ed esperti del settore da tutta Italia, vedranno la partecipazione anche di ospiti istituzionali: tra gli altri (il programma è in costante aggiornamento), Stefano Pizzicannella, dirigente Ministero per la Pubblica Amministrazione – Open Government Forum; Mario Nobile, Direttore Sistemi Informativi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Antonio Decaro, Presidente Anci; Teresa Alvaro, Direttore Agenzia per l’Italia Digitale; Francesco Paolo Schiavo, Direttore Sistemi Informativi e Innovazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze; Paolo Ghezzi, direttore generale InfoCamere; Angelo Borrelli, Capo Dipartimento Protezione Civile; i parlamentari Deborah Serracchiani, Antonio Palmieri, Massimiliano Capitanio, Niccolò Invidia.
Sergio Talamo, fra i fondatori di PA Social, è giornalista, docente e direttore comunicazione e trasparenza di Formez PA. Spiega: “Obiettivo del percorso della PA Social Academy è imparare sul campo quali sono le possibilità di comunicare con i cittadini utilizzando al meglio i nuovi media. In questo settore la parola ‘esperienza’ vuol dire poco, perché si impara ogni giorno anche dagli esempi degli altri. Il tema di oggi è la produzione di podcast, perché nelle nuove tecnologie, dalle stories all’uso degli emoticon, dalle immagini fino appunto ai podcast c’è un mondo nuovo di soluzioni da proporre all’utente. Nell’ambito della Pubblica Amministrazione, queste sperimentazioni già stanno producendo degli ottimi risultati, e ciò è molto importante se si pensa che dagli ultimi dati prodotti dall’Osservatorio sulla comunicazione digitale – PA Social e Istituto Piepoli – è emerso che ben 8 italiani su 10 vorrebbero informazioni via social sui servizi della PA. Ciò non deve sorprendere, i social sono gli strumenti che i cittadini usano con sempre maggiore frequenza e con sempre maggiore specializzazione. Quindi oggi imparare a gestire un podcast significa imparare a gestire uno strumento che può servire moltissimo sia nella formazione sia nella fruizione di eventi, e in generale in tutto il mondo dell’on demand. In conclusione, se in passato la comunicazione si basava sulla scrittura di un comunicato o sull’organizzazione di una conferenza stampa, oggi questi strumenti sono solo una piccola parte della professionalità necessaria. Gestire un social o anche una chat con il cittadino, imparare a produrre dei contenuti come possono essere un video o un podcast, saper usare al meglio le immagini per esempio su Instagram, facilitare l’interazione con il cittadino sui canali in cui la risposta diventa un pezzo fondamentale della prestazione, rendere effettiva la trasparenza totale: queste sono le frecce all’arco del nuovo comunicatore”.
Fare rete, essere in costante connessione, lavorare insieme, confrontare esperienze, copiare le migliori pratiche: anche questo è PA Social. Il presidente Francesco Di Costanzo: “I podcast come nuovo modo di raccontare e approfondire: su questo tema si incentra il laboratorio pratico di oggi con il docente Saverio Cuoghi. Voglio rivolgere un ringraziamento a Stefano Pizzicannella, dirigente Funzione Pubblica, che ha introdotto l’appuntamento raccontando il lavoro del Ministero per la Pubblica Amministrazione e dell’Open Government Partnership. Da tempo come associazione abbiamo deciso di creare dei percorsi per passare dalla ‘quantità’ di esperienze legate alla nuova comunicazione, alla ‘qualità’, entrando nel merito di come oggi si può fare il lavoro di comunicazione e informazione attraverso tutti gli strumenti innovativi messi a disposizione dal digitale. La PA Social Academy è uno di questi appuntamenti: ogni martedì abbiamo un approfondimento, gratuito e realizzato insieme ad ospiti istituzionali e docenti che svolgono spesso le attività di cui parlano nelle loro strutture pubbliche o private. Tutto ciò ha un ritorno per tutti noi come cittadini, perché poi quando un ente, un’azienda pubblica ma anche un’impresa fa bene il suo mestiere di informazione e comunicazione, i risultati li vediamo nella vita quotidiana. Se io, non come presidente di PA Social ma da cittadino, trovo il mio Comune, la mia Regione, il Ministero o l’azienda di servizio pubblico a portata di smartphone, sono contento perché risolvo il mio problema o necessità quotidiana in modo efficace e smart. PA Social, posso dirlo con orgoglio, è vista in sede Ocse come modello per altri paesi. Abbiamo già un presente, e prevediamo un futuro dove ci saranno sempre più spazi all’interno del mondo del digitale. Per questo è prezioso sviluppare e far conoscere esperienze positive, che spesso prendono spunto da quelle vecchie e le superano”.
Stefano Pizzicannella è dirigente del Dipartimento della Funzione Pubblica, dove si occupa di relazioni internazionali e del Team Open Government Partnership, che esiste ormai da diversi anni e che sperimenta casi virtuosi di trasparenza, informazione, anticorruzione, digitalizzazione, consultazioni pubbliche, spesso trainate dal digitale. “Sono percorsi e processi – dice – che hanno visto un sostegno trasversale dai governi di questi anni. L’Italia, in particolare, ha aderito ad una partnership internazionale che sin dal 2011 vede i governi di diversi paesi impegnarsi sul fronte di processi di apertura. E in questi 8 anni l’Italia ha presentato quattro piani d’azione, dedicati all’amministrazione centrale ma anche a quella locale”.
Alla fine dell’incontro Saverio Cuoghi, il docente della lezione sui podcast, è molto soddisfatto: “Un incontro con oltre 80 comunicatori pubblici digitali, per capire insieme come il podcast sia un’opportunità da cogliere per rendere più efficace, varia, densa, nuova, emozionale e ricca la nostra attività di comunicazione. Ho raccontato ciò che ho letto, studiato e realizzato dal vivo, producendo www.innovazione2020.it, il podcast delle conversazioni e delle storie di innovazione italiana, che da esperimento sta diventando una cosa seria. Ma ho anche ascoltato e interagito con i colleghi”. Si ringrazia per la straordinaria collaborazione il Professore Sergio Talamo.