Il segreto per vivere sani e a lungo, anche fino a 110 anni e oltre? “Adottare una dieta il piu’ possibile vicina a quella al 100% vegetale e di pesce; poche proteine, ridurre al minimo i grassi e gli zuccheri ‘cattivi’ e massimizzare i grassi vita 1‘buoni’ e i carboidrati complessi (ma con poca pasta e poco pane); praticare periodicamente un ‘digiuno’ prolungato”. Lo suggerisce Valter Longo, lo scienziato i cui studi su genetica, alimentazione, staminali e longevita’, pubblicati sulle piu’ autorevoli riviste scientifiche, tra cui Nature, Science e Cell, hanno portato alla scoperta dei principali geni responsabili dell’allungamento della vita. Questa ‘promessa all’umanita” circa la possibilita’ di trascorrere un lunga vecchiaia in salute si racchiude nel libro ‘La dieta della longevita” (Vallardi – 301 pagine – 15,90 euro) i cui proventi saranno devoluti alla ricerca, in cui Longo – docente di Gerontologia e Scienze biologiche all’University of Southern California (USC) e direttore del laboratorio di Oncologia e Longevita’ all’Istituto di Oncologia molecolare IFOM di Milano – racconta anche il percorso della sua vita: dall’ infanzia tra la Liguria e il paese dei nonni, Molochio (Reggio Calabria) a quando, sedicenne, se ne va negli Usa inseguendo il sogno della musica rock, fino all’ approdo al laboratorio di Roy Walford, Universita’ della California Los Angeles (UCLA), dove insieme all’alimentazione cambia totalmente anche la sua vita. Qui lavora sui topi e poi sui lieviti: scopre che eliminando gli zuccheri dalla loro alimentazione la durata della loro vita raddoppia. E comprende che l’assunzione di zuccheri e proteine rende attivi geni ormai largamente accettati come ‘acceleratori dell’invecchiamento’ e anche il recettore dell’ormone della crescita, che a sua volta accresce i livelli d’insulina e IGF-1, la cui maggior concentrazione e’ associata al diabete e al cancro. Nel libro (con riferimenti a oltre 90 studi pubblicati) spiega con linguaggio semplice i capisaldi della sua ‘Dieta della Longevita” e da essa ricava una ‘Dieta Mima Digiuno’ che adatta, via via, alla prevenzione e terapia dei tumori, del diabete, delle malattie cardiovascolari, dell’Alzheimer e altre malattie neurodegenerative, delle malattie infiammatorie e autoimmuni. Alcune di queste speciali diete sono attualmente in sperimentazione oltre che presso centri americani anche all’ Ospedale San Martino di Genova.