I giudici del Tribunale di Belluno hanno condannato oggi a cinque anni e sei mesi di reclusione (pena sospesa) l’ex primario del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno), il padovano Carlo Cetera, 67 medico 1anni, accusato di aver chiesto tangenti alle coppie che volevano accedere alle liste per la procreazione assistita, per accorciare i tempi. L’inchiesta risaliva al dicembre del 2011. Il medico doveva rispondere di concussione, corruzione e interruzione di pubblico servizio, proprio per aver ‘accorciato’ le liste d’attesa. I casi documentati dall’accusa sarebbero stati una quindicina. I pm avevano anche accusato l’ex primario di essersi adoperato, dietro pagamento, per il rinnovo delle convenzioni che l’azienda medica addetta al prelievo degli ovociti e al trasferimento degli embrioni aveva con l’Usl 1 di Belluno. Ma di questo reato non e’ emersa prova durante il processo, e cosi’ i responsabili della ditta sono stati assolti dall’iniziale accusa di corruzione.