La Cgil Campania esprime profonda preoccupazione per l’aumento dei tentativi e dei casi di violenza nei confronti delle donne in regione. “Abbiamo letto con sgomento lo sfogo di Camilla, oggetto nelle scorse ore di un tentativo di donna-1stupro nell’androne del palazzo in cui eramomentaneamente domiciliata” commenta Ileana Remini, segretaria regionale CGIL Campania con delega alle pari opportunita’ e ai nuovi diritti. “Un’esperienza, quella di Camilla, purtroppo non isolata, che riguarda tante donne nella nostra regione e che ci impone di riconsiderare le azioni che sono state finora messe in campo – nelle scuole e attraverso le istituzioni e i media – per contrastare l’ossessiva e bieca strumentalizzazione del corpo femminile, avallando l’idea che esso possa essere un oggetto di cui abusare” continua la segretaria. “Proprio come accaduto a Pimonte, ad una giovane, vittima di uno stupro di massa, o ancora a Napoli ad una quindicenne mentre era in spiaggia, a Marechiaro”. “Riteniamo inaccettabile che in un paese che ha visto nel movimento delle donne un protagonista imprescindibile del suo sviluppo civile e democratico possano realizzarsi simili eventi e chiediamo a tutte le istituzioni e alle organizzazioni, le reti, le associazioni, a partire da quelle impegnate nella difesa dei diritti delle donne, di fare fronte comune per contrastare un fenomeno troppo spesso sottaciuto”. “Gli ultimi dati Istat a disposizione parlano chiaro – aggiunge Remini – il numero delle violenze e’ in lieve calo, ma quello degli stupri no, a dimostrazione di quanto sia ancora molta la strada da fare per frenare una tale deriva e incoraggiare le donne a denunciare. A partire dal ruolo centrale che svolgono i media, nell’informare e orientare i costumi e i comportamenti. Parliamo di una piaga enorme ed estremamente diffusa: sono 6.788.000 le donne nel nostro Paese che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Si tratta di dati sconfortanti che non possono vederci inerti”. “La CGIl Campania – conclude Remini – nell’esprimere solidarieta’ a Camilla e alle tante altre vittime di violenza, s’impegna a realizzare tutte le iniziative utili a contrastare la diffusione di tali efferatezze, perche’ nessuno piu’ possa esserne vittima. Se toccano una toccano tutte.”