La start up di Napoli Robosan prima classificata nella categoria “UniCredit Start Lab per il Sud”, aggiudicandosi un premio di 10.000 euro e l’accesso a servizi specifici sviluppati per supportarne la crescita

UniCredit ha annunciato le 60 start-up che avranno accesso alla sua piattaforma Start Lab nel 2023. Per la categoria “UniCredit Start Lab per il Sud“, l’iniziativa nata da quest’anno con l’obiettivo di valorizzare promettenti realtà innovative delle regioni del Sud Italia, sono risultate vincitrici la start up pugliese Sestre srl (che propone una soluzione per la fertilità e il trattamento delle disfunzioni ormonali) e la napoletana Robosan, spin off dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Robosan ha sviluppato una piattaforma robotica che automatizza la preparazione dei campioni nei punti prelievo dei laboratori diagnostici, riducendo gli errori e i tempi di processo. Con questa piattaforma la start up offre un rilevamento in tempo reale degli errori, classifica i campioni, li sanifica e li imballa e i dati raccolti vengono utilizzati per ottimizzare il modello laboratoriale Hub-Spoke.

Selezionate da commissioni valutatrici composte da esperti e rappresentanti di aziende leader nei rispettivi settori, le vincitrici rappresentano alcune delle più promettenti start-up e PMI innovative italiane.

Nel corso delle sue 10 edizioni UniCredit Start Lab ha visto la banca valutare quasi 8 mila progetti imprenditoriali e accompagnare oltre 550 start up nei loro percorsi di crescita.

 Quest’anno sono pervenute circa 700 candidature da tutta Italia, sviluppate da team di neoimprenditori operanti nei seguenti settori: Digital (40% del totale), Impact Innovation (18%), Innovative Made in Italy (18%), Life Science (15%) e Clean Tech (9%). Alle migliori aziende selezionate in ciascuna delle 5 categorie citate, UniCredit assegna un premio di 10.000 euro.

Dichiara Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit“Con UniCredit Start Lab in questi anni abbiamo accompagnato centinaia di start up verso percorsi di crescita sostenibile, diventando così partner di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano. Promuovere l’innovazione dal basso è parte integrante del nostro impegno a sostenere le PMI italiane – segmento rilevante dell’economia del Paese che genera più di un terzo dell’occupazione e circa il 40% del valore aggiunto – a crescere e a rafforzarsi. Inoltre, Start Lab si inserisce perfettamente nella strategia ESG di UniCredit, in quanto sostiene progetti che hanno un impatto positivo sugli aspetti sociali e ambientali delle comunità in cui operiamo”.

 Importante novità di quest’anno sono i 5 Corporate Partner – Barilla, Cisco, Fincantieri, Granarolo e Jakala – che individueranno tra le 60 finaliste almeno una startup ciascuno da supportare mettendo a disposizione propri mentor facility (laboratori e spazi aziendali), avviando progetti pilota congiunti e valutando la possibilità di ingressi nel capitale.

Oltre ad “UniCredit Start Lab per il Sud”, per la categoria Life Science, prima classificata è risultata la start up milanese Medicilio che ha creato il primo ospedale decentralizzato in Italia, in grado di portare la medicina diagnostica di alta qualità direttamente a casa dei pazienti. Nella categoria Clean Tech & Industrial la start up calabrese Katakem si è aggiudicata la prima posizione grazie allo sviluppo del primo reattore chimico automatizzato in grado di eliminare gran parte delle operazioni manuali oggi necessarie nelle pratiche di laboratorio e nei processi chimici, accelerando di dieci volte queste attività.

Per l’Innovative Made in Italy, è risultata vincitrice la start up Deliveristo con il suo foodtech marketplace B2B in cui chef e ristoratori possono ordinare direttamente da oltre 350 fornitori, mentre per la categoria Digital, la migliore è risultata la start up Arcan (sede a Lecco) che ha sviluppato una piattaforma SaaS che, sfruttando l’intelligenza artificiale per identificare le inefficienze del codice sorgente e per stimare i tempi, i costi e i benefici della loro rimozione, permette di risparmiare sui costi di sviluppo del software.. Infine, per la categoria Impact Innovation, prima classificata è la start up Voidless che si occupa del problema noto come “overpackaging”, approntando una nuova generazione di sistemi on demand packaging, macchine che creano la scatola su misura per ogni singolo ordine direttamente nei centri logistici.

Tutte le 60 aziende selezionate accedono inoltre a specifici servizi e opportunità della piattaforma di business di UniCredit Start Lab fra cui:

  • la partecipazione a incontri con aziende Corporate clienti di UniCredit per valutare possibili partnership commerciali, industriali o tecnologiche, sia in iniziative settoriali ad hoc che in incontri one-to-one;
  • la possibilità di entrare in contatto con potenziali investitori, anche internazionali (Business Angels, Venture Capital, etc.) appositamente selezionati da UniCredit;
  • l’accesso alla Start up Academy, il programma di training manageriale organizzato dal team di UniCredit Start Lab;
  • l’individuazione di uno o più Mentor scelti tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit per confronti periodici su aspetti strategici e di crescita aziendale;
  • l’assegnazione di un Relationship Manager di UniCredit per seguire le start up e PMI innovative nelle esigenze bancarie.