La conquista dello scudetto a Napoli non e’ solo un evento sportivo ma un business stimato in
“qualche centinaio di milioni di euro”: a sottolinearlo e’ Pasquale Russo, presidente Confcommercio Campania, per il quale l’arrivo del titolo di campioni d’Italia all’ombra del Vesuvio ha sicuramente un effetto immediato e diretto su tutta la filiera turistica. “Non c’e’ dubbio – dice Russo – che l’evento sportivo abbia richiamato in citta’ moltissimi visitatori perche’ i festeggiamenti che accompagnano la conquista del titolo e dunque il folklore, i fenomeni popolari e le immagini che stanno girando su tv e siti esteri, suscitano e continuano a suscitare grandissima curiosita’ . La gente vuole venire a vedere che cosa accade e vuole vedere di persona i luoghi simbolo legati al calcio e allo scudetto”. E, infatti, nella citta’ nata dalle spoglie della sirena Partenope si stanno facendo affari d’oro.
Hotel, B&B, pizzerie, pub e negozi stanno registrando
incrementi senza precedenti ma, com’e’ noto, all’ombra del
Vesuvio, accanto al lecito vive e prospera anche l’illecito.
Anche la criminalita’ , organizzata e non, grazie alla
contraffazione dei gadget sta incassando milioni e milioni.
L’arrivo del titolo non ha trovato impreparato il settore che si
e’ efficientemente riconvertito per sfruttare al meglio il
momento propizio. La rodata macchina del falso, anche quello
d’autore, si e’ messa in moto mesi fa, dimostrando un’efficienza
ragguardevole. Secondo quanto emerge dalle indagini della
Guardia di Finanza, per esempio, si e’ intensificato l’import
dall’estero, dalla Turchia e dalla Cina in primis, di prodotti
finiti o da rifinire in loco con stemmi del SSC Napoli e marchi
EA7. Magliette, tute, sciarpe, bandiere, con le foto della
squadra di mister Spalletti, dell’indimenticato e
indimenticabile Diego Armando Maradona, e dello scudetto con
tanto di numero tre. Lo testimonia l’ingente sequestro, ben
18mila pezzi, di qualche giorno fa, solo l’ultimo di una lunga
serie, messo a segno dalle fiamme gialle nel Vesuviano. Prodotti
di qualita’ , particolarmente fedeli, che avrebbero fruttato
800mila euro. Ma i tifosi del Napoli sono milioni e tutti
vogliono un ricordo, legale e illegale che sia, di questo
titolo. E i gadget illegali, anche quelli piu’ scadenti, si
vendono come il pane.
Nei Quartieri Spagnoli, in quello che ormai e’ stato
ribattezzato “Largo Maradona”, sono stati sequestrati oltre 600
articoli e accessori contraffatti, molti dei quali riproducenti
marchi e sponsor del Napoli Calcio, della nazionale Argentina e
con l’effige del “pibe de oro”. Ma il brand contraffatto e’ in
ogni dove: dai Quartieri Spagnoli al rione Sanita’ , da piazza
Mercato a Fuorigrotta, da Montecalvario a Secondigliano.
Dall’inizio del 2023 sono stati sequestrati, facendo una stima
per difetto, ben 115mila gadget che se venduti avrebbero potuto
fruttare circa 5 milioni di euro. Poi ci sono tutti quelli che
sono sfuggiti alle pur strette maglie delle forze dell’ordine:
li vedremo accanto a quelli legali, nei prossimi giorni, addosso
alle centinaia di migliaia di tifosi pronti pronti a festeggiare
il trionfo azzurro in serie A.